Domenica chiude la stagione «Campèi de Sìma»
di Cesare Fumana

Con questo ultimo fine settimana di ottobre termina la stagione del rifugio alpino di “Campi de Sma”, gestito dalle penne nere della “Monte Suello”. Domenica la festa di chiusura con la fanfara di Gavardo

Con questo ultimo fine settimana di ottobre termina la stagione di apertura del rifugio alpino di “Campèi de Sìma”, che si trova sullo spartiacque fra la Valsabbia e il Garda, gestito dalle penne nere della “Monte Suello”.

Questa domenica, 26 ottobre, si terrà una festa di chiusura, allietata dalla presenza della fanfara alpina “Valchiese” di Gavardo. Il programma prevede alle 10.50 l’alzabandiera, alle 11 la messa celebrata da don Lorenzo Cottali, cappellano militare del Comando Truppe Alpine di Bolzano. Quindi alle 13 il pranzo a base di spiedo, cucinato dagli alpini del gruppo di Pompegnino.

È dallo scorso aprile che il rifugio di Campèi è tenuto aperto nei fine settimana ed è ormai un punto di riferimento per gli escursionisti che transitano per quelle zone. Campèi de Sìma si trova nel territorio del comune di Toscolano Maderno, all’altezza di 1.017 metri, incastonato nel Parco naturalistico dell’Alto Garda Bresciano. È raggiungibile oltre che da Gaino e dalla Valle delle Cartiere anche da Degagna, frazione di Vobarno.

L’afflusso di turisti ed escursionisti è stato più o meno come lo scorso anno – ci dice Renato Cerqui, che gestisce per la “Monte Suello” il rifugio, proprietà dell’Ersaf, ma ristrutturato dal 1996 al 2000 dagli alpini valsabbini e gardesani –. I primi mesi di apertura sono stati particolarmente piovosi quindi non c’è stato un gran via vai di gente, ma da agosto in poi gli escursionisti non sono mancati. Come sempre, tanti anche gli appassionati di mountain bike, in particolare i turisti tedeschi, che apprezzano particolarmente i sentieri che giungono o che partono dal rifugio.
A dargli una mano per le pulizie e la cucina si alternano anche gli alpini dei vari gruppi della sezione alpina salodiana.

Nei mesi primaverili e autunnali il rifugio è meta di numerose scolaresche che trascorrono due giorni immerse nella natura, ospiti degli alpini che insegnano loro come affrontare la montagna. In questa stagione più di 600, fra bambini delle elementari e ragazzi delle medie, hanno usufruito dell’ospitalità degli alpini e del rifugio.
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