Dal mare fino in Valle Sabbia
di Ubaldo Vallini

Arrivano dal mare e fanno risalire le loro origini al 1334, data impressa su un decreto che descrive l’obiettivo di combattere il fuoco... sulle navi. Le prime imbarcazioni erano infatti di legno.

Arrivano dal mare e fanno risalire le loro origini al 1334, data impressa su un decreto che descrive l’obiettivo di combattere il fuoco... sulle navi. Le prime imbarcazioni erano infatti di legno ed il fuoco, pur rappresentando un serio pericolo, non poteva certo mancare a bordo.
Con i primi approcci umani al mare, nascono così anche figure in grado di controllare le fiamme: perché non si spegnessero e perché non diventassero oltremodo invadenti. Poi arrivarono anche i fuochi a terra, per indicare ai naviganti la via del ritorno.

Dal 2005 il Corpo nazionale Guardiafuochi, nato nel 1940 per volere di Vittorio Emanuele e dell’allora ministro dell’Interno Benito Mussolini in appoggio ai “reali pompieri” per i bombardamenti nei porti e a bordo delle navi, ha una sede anche fra la Valle Sabbia ed il Garda, precisamente a Sabbio Chiese.
Un’associazione che dal luglio di quest’anno è diventata una Onlus.

“Siamo una ventina e anche ben organizzati – ci ha assicurato Beppe Caroli, il comandante -, possediamo quindici mezzi di servizio, compresi due gommoni per il servizio di guardia costiera ausiliaria sul lago d’Idro, un piccolo aereo per avvistamenti e ricerca che fa base a Calvisano e tre ambulanze per i servizi programmati”.
Fra le specializzazioni del gruppo la bonifica da inquinamento idrocarburi e l’antincendio civile, che vengono proposti soprattutto alle aziende. In via di definizione, attualmente la pratica sarebbe in Provincia, la certificazione per entrare a far parte della grande famiglia della Protezione civile.

Fra i punti d’orgoglio del sodalizio quello della partecipazione a numerosi corsi di aggiornamento e di specializzazione: “Sono assolutamente necessari perché noi si possa essere in grado di affrontare con competenza le delicate mansioni previste dal nostro ordinamento e lo facciamo spesso - precisa Caroli -. A fine settembre sette dei nostri sono stati per due giorni ad esercitarsi con i pompieri svizzeri del Canton Ticino, a Mendrisio, anche per onorare un gemellaggio avvenuto nel corso del 2007. Giusto questa settimana abbiamo fatto un’analoga esperienza in Alto Adige”.
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