Novità culturali per la stagione turistica alla Rocca d'Anfo
di Redazione

La fortezza napoleonica riapre sabato 8 Aprile con esposte due mappe storiche donate alla Comunità montana di Valle Sabbia


Importanti novità per la nuova stagione
turistica legata alla Rocca d’Anfo.

La più imponente opera di difesa militare dell’epoca napoleonica potrà, a partire da sabato 8 aprile ed inizialmente solo nei weekend, essere visitata da tutti i turisti unitamente a due storiche opere d’arte in ottimo stato di conservazione che arricchiscono l’offerta culturale e che sono esposte nell’Infopoint di accoglienza posizionato all’ingresso della Caserma Zanardelli.

Questi straordinari documenti, mappe manoscritte acquarellate, risalgono a oltre 200 anni fa e rappresentano una minuziosa ricostruzione della viabilità nei pressi della Rocca d’Anfo, furono opera di un importante ingegnere bresciano, Carlo Donegani, che riuscì a “fotografare”, valorizzandolo, un significativo tratto di importante viabilità valsabbina oggetto di miglioria.

Nel 1807 l’autore rilevò minuziosamente con gli strumenti dell’epoca, ma con precisione rigorosa caratteristica della sua professione, lo stato dell’arte in essere raffigurando (dimensione 1010x2440 mm) quello che era lo storico tragitto per la Rocca (“Mappa stradale, tipo di quinto tronco della vecchia strada della Rocca d'Anfo e sue vicinanze dove vedesi marcato l'andamento della nuova strada nazionale che si progetta”) e tracciando il percorso della futura strada nazionale che da lì a poco sarebbe stata realizzata modificando e migliorando sostanzialmente la viabilità.

Nella seconda mappa (dimensioni 1040x670 mm) risalente al 1809, ovvero pochi mesi dopo, attraverso la medesima minuziosa attività topografica, riuscì a rappresentare quella che venne definita come: "Planimetria generale della nuova e vecchia strada di Rocca D'Anfo ed adiacenze della Regia Strada di Salò ai così detti Tormini sino superiormente alla rocca suddetta compreso parte del lago D'Idro".

“Queste opere hanno un indiscutibile valore artistico, ma per i valsabbini soprattutto culturale e documentale perché testimoniano, a distanza di più di due secoli, la vecchia conformazione della viabilità con la necessità di un’arteria stradale per sostenere lo sviluppo e l’ammodernamento delle attività economiche dell’epoca. Temi antichi quindi che, ancora oggi, sono purtroppo, nonostante gli innumerevoli sforzi, di stretta attualità come sanno tutti i residenti” afferma Giovanmaria Flocchini, Presidente della Comunità Montana Valle Sabbia, aggiungendo: “è stato un dono molto apprezzato dalla Comunità Montana e da tutti i cittadini, turisti inclusi, che potranno trovare nuovi stimoli culturali visitando la nostra magnifica Rocca d’Anfo.”

Fondamentale nel passaggio di consegne è stato il coordinamento da parte della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia che ha supervisionato il passaggio delle opere dal privato all’ente pubblico.

Queste due rarissime mappe sono state donate alla Comunità valsabbina dal collezionista, Raimondo Garau, gallerista milanese che spiega le motivazioni che l’hanno spinto a questo gesto: “le ragioni che mi hanno indotto a questo atto di donazione sono intime, ma certamente chi beneficia di più in un dono, spesso è lo stesso donatore. La buona riuscita del progetto, per il quale ringrazio di tutto cuore la dott.ssa Lucia Ronchetti, dà un senso di completezza estetico alle opere che, ricongiungendosi col territorio della loro origine e ritrovando la sede adatta, acquistano un maggior valore.”
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