Domenica a Serle «Brostoi, formai e...»
di red.

Nel vasto e variegato panorama delle enogastronomiche che caratterizzano il periodo autunnale, un posto di prestigio spetta di diritto alla “Brostoi, formai e...”, che si terr a Serle domenica prossima, 19 ottobre, a partire dalle 14.

Nel vasto e variegato panorama delle enogastronomiche che caratterizzano il periodo autunnale, un posto di prestigio spetta di diritto alla “Brostoi, formai e…”, che si terrà a Serle domenica prossima, 19 ottobre, a partire dalle 14.

L’originale kermesse ha legittimato la propria esistenza in otto edizioni richiamando nel centro storico della caratteristica contrada di Villa tantissimi visitatori, disseminandoli tra angusti vicoli, singolari locali e porticati rurali, per far degustare le ghiottonerie della cucina tradizionale serlese.

La Pro loco locale, ideatrice e organizzatrice dell’evento, avvalendosi della collaborazione di varie associazioni, anche quest’anno, per la nona edizione, propone ventisei postazioni gastronomiche per offrire una sempre più vasta gamma di opportunità culinarie: dagli antipasti ai primi, dai secondi ai formaggi, per terminare in bellezza con le dolcezze di bosco e il caffè.

Come sempre si attende una notevole affluenza agli stand della polenta tiragna, del “rustignì”, dello spiedo, dei tartufi, del salmì di cacciagione, del “formai rustit” di Cariadeghe, del “michì d’or” che sono dei veri e propri fiori all’occhiello.
Ad ogni piatto sarà abbinato un vino adeguato prodotto dalle numerose aziende agricole e cantine della Valtenesi e della “Strada del vino dei colli Longobardi” presenti con i loro stand: dai corposi Botticino e Groppello, ai più morbidi Garda Classico e Chiaretto.
E, per un tocco da veri gourmet, ci sarà la sempre gradita adesione dei più noti ristoratori del paese che, nonostante il prevedibile afflusso di clientela nei loro locali, non vogliono mancare al“rendez-vous col gusto” proponendo menù tipici e creativi quale espressione della loro cucina autunnale. Una promozione turistica in piena regola, che sarà suggellata dalla doverosa presenza di quintali di stuzzicanti “brostoi”, ovvero le caldarroste scoppiettanti in immense padelle forate, e da fiumi d’immancabile vin brulé.

Il tutto con modiche cifre, che varieranno da uno a tre euro per ogni degustazione. E come negli anni precedenti, gli organizzatori si augurano che il binomio qualità-prezzo abbia il suo giusto peso e che ogni “bendiddio” si dissolva, come neve al sole, lasciando pignatte e padelle tristemente vuote. In questa Bengodi del palato non verrà trascurata nemmeno l’arte, che con i suoi numerosi espositori infilati tra uno stand e l’altro e operanti dal vivo, opportunamente suddivisi in pittori, ceramisti, scultori, artigiani ed hobbisti, completeranno la scenografia, per fornire al degustatore, impegnato a “lavorar di mandibole”, la possibilità di appagare anche gli altri sensi.

La manifestazione, per rimanere in tema, sarà condita dalle note briose e un po’ goliardiche del Corpo Bandistico di Serle, dagli armoniosi canti della corale “L’Eco de l’omber” e dall’intrattenimento pittoresco del gruppo “Celtic Dak” di Gavardo.
Non mancherà neppure lo spazio per la solidarietà con due iniziative degne di nota per aiutare chi soffre. Manca solo la certezza del bel tempo.
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