Carnevale per i nonni della Fondazione Irene Rubini Falck
di Redazione

A portare una nota di allegria agli anziani ospiti sono giunti in visita anche i bimbi delle scuole dell’infanzia vobarnesi, rigorosamente in maschera


Questa festa ha origini remote: affonda le proprie radici nelle usanze degli antichi Greci e Romani. Naturalmente da allora i festeggiamenti dedicati al Carnevale hanno mutato numerose volte le loro forme.

Senza andare troppo indietro nel tempo, i nonni di oggi possono già raccontare tradizioni quasi dimenticate e consuetudini curiose. Ai tempi in cui erano bambini, questa festa era molto attesa, perché era l’unica occasione in cui tutti gli abitanti dei paesini potevano stare insieme festeggiando con balli, canti e piatti caserecci.

Naturalmente all’epoca dei nostri nonni i travestimenti erano molto differenti da quelli di oggi: non ci si poteva permettere di acquistare un costoso vestito da indossare solo per qualche giorno. Grandi e piccini si mascheravano con quello che avevano in casa, utilizzando spesso abiti vecchi e non utilizzati.

La Fondazione ha voluto unire la tradizione dei nonni e l’allegria dei bambini che in due occasioni, venerdì 17 e martedì 21 febbraio sono venuti a festeggiare con i nostri ospiti, cantando e ballando insieme, sempre nel rispetto delle normative vigenti.

La saggezza dei grandi e la spensieratezza dei piccini hanno creato un’atmosfera di festa tutta addolcita dalle frittelle gentilmente offerte dall’Associazione Amici della Fondazione Falck.

Un grande grazie ai bambini, alle maestre, ai dirigenti delle scuole dell’infanzia Santa Lucia e San Giorgio di Vobarno, al nostro personale e ai volontari che hanno reso queste due giornate di Carnevale un ricordo speciale per i nostri cari nonni.

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