Mattonelle fungifere
di Ubaldo Vallini
Uno sotto la stufa che pare voglia essere arrostito, altri due sotto il tavolo, forse per essere mangiati. A Sabbio Chiese, nella casetta che Firmo possiede in Cletem, sono spuntati i funghi.
Lui è Firmo Marchi, da quarant’anni apprezzato barbiere a Sabbio Chiese ed assiduo coltivatore di giovani talenti nelle due ruote a pedali.
Lo sa che il rifugio che si è costruito in Cletem, lungo la Via del Fango che da Sabbio conduce a Barghe, è una casa speciale.
Del resto l’ha voluta lui così: interamente costruita in legno con la tecnica del “greös”, come facevano una volta i carbonai.
Una casetta ecologica che più di così non si può. Se non fosse per le amorevoli cure del proprietario che la arreda di continuo, la pulisce e la coccola, si sarebbe decomposta già da tempo.
“Quello che non mi aspettavo è che ci crescessero dentro i funghi – ci dice -, e non funghi qualsiasi, ma di quelli buoni da mangiare”.
“Facendosi spazio fra le mattonelle sono spuntati sotto la stufa che pare che vogliano essere arrostiti e sotto al tavolo perchè si vede che vogliono essere mangiati” ha poi aggiunto, concludendo con un’aperta risata.
Precisiamo che Firmo non è un burlone, almeno non in questo caso, e che noi abbiamo avuto modo di controllare: i funghi non ce li ha messi lui, sono cresciuti per conto loro.
Un paio sono spuntati anche subito dietro all’uscio d’ingresso che per due giorni, il tempo di dare loro modo di crescere e di aprire il cappello, ha dovuto rimanere aperto.
Non sarà che una casa così risulta un po’ umida per abitarci? Gli chiediamo.
Il viso di Firmo si fa ancora più luminoso: “Ovvio che qui non ci abito – sogghigna -, ci vengo con i miei nipotini e ci passo il mio tempo libero. Specie la domenica, mi vengono a trovare un sacco di amici e ce ne sono che vengono qui a riposare sotto la pergola anche quando non ci sono. A me va bene così”.
Chissà che per una volta a tutti questi compari, il Firmo non possa preparare una bella padellata di funghi trifolati.
