Toponimi in italiano e in dialetto
di Cesare Fumana

Da una settimana hanno fatto la loro comparsa lungo le due vie d’accesso a Vallio Terme due nuovi cartelli turistici, quelli marroni, tanto per intendesi, che oltre al nome Vallio Terme riportano la scritta “Vaij”.

Da una settimana hanno fatto la loro comparsa lungo le due vie d’accesso a Vallio Terme due nuovi cartelli turistici, quelli marroni, tanto per intendesi, che oltre al nome Vallio Terme riportano la scritta “Vaij”.

La cosa non è passata inosservata e fra gli abitanti qualche commento l’hanno suscitato: niente di eclatante, per la verità, solo qualche chiacchiera di paese.

I commenti sono del tipo: “adesso saranno contenti anche quelli della Lega, visto che l’idea di aggiungere il nome in dialetto sotto il toponimo italiano è sempre stato un loro pallino”, oppure “ecco dove vanno a finire i soldi pubblici!” o altri ancora “ma si scrive proprio così in dialetto il nome Vallio?”.

I due cartelli in questione hanno sostituito i precedenti che riportavano solo il nome in italiano, con sotto il cartello dell’Agenzia territoriale per il Turismo di Valle Sabbia e lago d’Idro con il sito internet www.vallesabbia.info, nuovo anche questo. Si incontrano il primo salendo da Gavardo, appena varcato il confine con Sopraponte, e l’altro appena imboccata la discesa verso Vallio dal Colle di S. Eusebio.

La nuova cartellonistica riporta in alto, di fianco ai due nomi, a sinistra lo stemma del comune e a destra il logo dell’assessorato provinciale al Turismo. Quello sotto a sinistra il logo dell’Agenzia del Turismo a destra lo stemma della Provincia di Brescia.

Sulla questione abbiamo chiesto lumi al primo cittadino che volentieri ci ha dato la spiegazione della novità.
«Si tratta semplicemente di un bando della Provincia a cui abbiamo aderito – ci dice il sindaco Pietro Neboli –, la quale si accollava le spese e visto che i vecchi cartelli erano deteriorati abbiamo colto l’occasione per rinnovarli. La scritta in dialetto non ha alcun significato politico, e poi non vedo perché il dialetto debba essere prerogativa di una forza politica, fa parte semplicemente della nostra cultura.
Tra l’altro sono stati sostituiti e aggiunti dove necessario altri cartelli stradali – prosegue il primo cittadino – e questi a carico dell’amministrazione».

Anche l'Agenzia del Turismo, interpellata a tal proposito, ci ha confermato che la nuova cartellonistica turistica rientra in un bando della Provincia ed altri comuni valsabbini, soci dell'Agenzia, aderiranno all'iniziativa.
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