Fratturato e fortunato
di Ubaldo Vallini

Se č devoto puň accendere un cero alla Beata Vergine del Rosario, la cui ricorrenza č segnata sul calendario giusto il sette di ottobre, il giovane operaio di 35 anni che ieri pomeriggio č caduto dal tetto della Unimet di Odolo.

Se è devoto può accendere un cero alla Beata Vergine del Rosario, la cui ricorrenza è segnata sul calendario giusto il sette di ottobre, il giovane operaio di 35 anni che ieri pomeriggio è caduto dal tetto della Unimet di Odolo, azienda che in via Brescia al civico numero 75, proprio di fronte al distributore IP di Casa d’Odolo, si occupa di decappaggio ecologico di materiali non ferrosi, sabbiature ad ottone e a graniglia d’acciaio.
Si è fatto male e in modo anche piuttosto serio, ma ha portato a casa la pelle: data la dinamica dell’infortunio, se non vogliamo parlare di miracolo, possiamo senza ombra di dubbio dire che gli è andata un gran bene.

Giacomo Lappoli, questo è il suo nome, di Costa Volpino dove vive con la famiglia, ieri pomeriggio stava lavorando per conto di una ditta di Bienno sul tetto dell’azienda odolese quando sotto di lui si è aperto il vuoto.
Nel cadere si è procurato gravi traumi alle braccia e al bacino, sarebbero fratture multiple, e ha dovuto ricorrere ad un trasporto in eliambulanza fino a Brescia. Insieme ad altri due colleghi, l’operaio stava sostituendo la copertura della fabbrica e stava ancora smantellando la vecchia per far spazio ai nuovi pannelli isolanti ammucchiati nel piazzale.

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, una lastra ha ceduto sotto il suo peso, lui non è riuscito ad aggrapparsi a niente ed è precipitato di sotto. Un volo di circa sei metri fino sulla soletta del primo piano, in un reparto dell’azienda al momento vuoto e per la verità ancora da servire con un accesso adeguato.
Immediati i soccorsi da parte dei due colleghi, mentre il 118 inviava sul posto l’autolettiga odolese di Pronto Emergenza e faceva alzare in volo l’elicottero dal Civile.

Particolarmente difficili sono risultate le operazioni di soccorso, a causa della posizione del ferito: l’operaio, infatti, era raggiungibile solo risalendo lungo l’impalcatura posizionata sul retro del corpo fabbrica. Per dare la necessaria sicurezza a medici, infermieri e volontari, sono così dovuti intervenire i Vigili del fuoco da Lumezzane e da Gardone Valtrompia.
Con il loro aiuto i soccorsi hanno potuto raggiungere il ferito, stabilizzarlo, sistemarlo in un’apposita barella, imbragarlo e calarlo a terra. Il tutto a tempo di record: poco meno di mezz’ora.

Nel cortile della fabbrica era pronta l’ambulanza che ha poi trasportato il ferito nel prato distante solo alcune centinaia di metri, dove l’elicottero era pronto al decollo.
Sul posto, per i rilievi dell’infortunio, è intervenuta una pattuglia di carabinieri da Bagolino.
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