La grande abbuffata
di Elio Vinati

Durante le feste natalizie è una consueta tradizione dedicarsi alla degustazione di svariate bontà culinarie in quantità piuttosto abbondanti. Per questo motivo mi è venuto in mente un parallelismo, un po' azzardato forse, ma comunque attinente con le abitudini alimentari dei nostri 'amici' salmonidi.



Anche loro infatti, quando ne hanno l'opportunità, si danno a grandi abbuffate e se vi capita di essere in riva al fiume, torrente o lago in quei momenti potreste anche rimanere sbigottiti da tanta voracità.

Ricordo in particolare un'uscita di pesca durante l'inizio della primavera scorsa mentre mi trovavo in riva al fiume Brembo con la mia fidata canna da spinning di 2,40m.

Ero dinanzi a una buca lunga e abbastanza profonda e pertanto decisi che innescare un piccolo crank (non è altro che un minnow con forma più bombata) da 5cm potesse essere l'ideale per attirare la curiosità delle trote presenti. Scelta azzeccata. Dopo pochi lanci una bellissima fario aggredisce con decisione l'artificiale.

Una volta giunta a riva
con mio immenso stupore noto che dalla bocca della trota fuoriesce la sagoma di un vairone (pesce gregario appartenente alla famiglia dei ciprinidi). Inoltre, a giudicare dalla pancia, deduco che non è l'unico a essere stato predato.

Incredibile,
nonostante ciò, la fario non ha esitato a 'cacciare' anche il mio artificiale. Una situazione analoga mi è capitata a primavera inoltrata sul fiume Chiese.

La «vittima»
designata stavolta è una classica mosca da 'caccia' costruita su amo nr.16. Sto osservando l'amico Cristian depositare perfettamente la propria imitazione a monte di una trota che stava placidamente bollando in una lama con corrente intermedia.

L'artificiale
scende lentamente, attimi di attesa trepidante, la trota sale decisa, ferrata pronta ma il finale cede e il pinnuto ridiscende. Peccato, può succedere, in questi casi la trota, ormai punta fugge impaurita in tana.

Nel frattempo eseguo qualche 'passata' in cerca di qualche altra fario in attività e dopo alcuni lanci una timida bollata rompe lo strato superficiale e mi ritrovo impegnato in un combattimento con un salmonide di taglia. Fantastico.

La sorpresa
, una volta guadinata, è stato constatare che in bocca aveva proprio la mosca di Cristian: la stessa trota è tornata a nutrirsi come se nulla fosse accaduto. Fa parte della magia della nostra passione.

Auguri di buone feste a tutti e buon appetito.

Alla prossima abbuffata... 
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