I progetti dell'Itis di Vobarno
di c.f.

Anche l’Itis di Vobarno č stato presente alla Bi-Mu, la biennale della macchina utensile, robot e automazione e prodotti ausiliari, che si č tenuta dal 3 al 7 ottobre presso i padiglioni della Fiera di Milano.

Anche l’Itis di Vobarno è stato presente alla Bi-Mu, la biennale della macchina utensile, robot e automazione e prodotti ausiliari, che si è tenuta dal 3 al 7 ottobre presso i padiglioni della Fiera di Milano.

A rappresentare la scuola valsabbina alcuni studenti della 5a B Meccanica che nello stand “Pianeta giovani” hanno mostrato ai visitatori alcuni progetti realizzati nel corso dello scorso anno scolastico. Si tratta di disegni di modellatori solidi che hanno partecipato anche a concorsi nazionali, fra i quali la riproduzione di un maglio, di una pistola e di un motore a due tempi. Inoltre i ragazzi hanno fatto da guida ai padiglioni della fiera ai ragazzi delle classi seconde della loro scuola in visita al Bi-Mu lo scorso lunedì. Agli stessi hanno poi illustrato i percorsi di studi del triennio della loro scuola che dovranno scegliere per il prossimo anno.

La scuola valsabbiana era l’unica fra quelle della provincia di Brescia che ha accolto l’invito formulato dall’Ucimu, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, tramite l’AIB, per l’interessamento del prof. Valeriano Buffoli, il quale ogni giorno, per tre giorni (venerdì, lunedì e martedì), ha accompagnato quattro studenti della 5a B. Ecco i loro nomi: Fosca, Ferremi, Zorzini, Bonomini, Roscia, Solagna, Laini, Tisi e Nguyen.

«Anche questa partecipazione rientra fra le attività di promozione degli studi tecnico-scientifici rivolti ai ragazzi da parte di aziende meccaniche che necessitano di personale qualificato – ci ha spiegato il prof. Buffoli –. C’è una grande richiesta da parte di aziende bresciane, ma anche valsabbine, di progettisti, responsabili qualità e sicurezza, tanto è vero che i diplomati dello scorso giugno hanno già trovato tutti lavoro. Anche questa è un’occasione per lanciare un messaggio ai ragazzi delle scuole medie e ai loro genitori perché intraprendano gli studi superiori in questo ambito».
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