Cura è la nostra Cultura, il progetto firmato Avis
di Redazione

 “Cura è la nostra Cultura” è il titolo scelto per il progetto promosso dalle Avis Comunali di Bergamo e Brescia, insieme alle rispettive Provinciali, da Avis Nazionale e Regionale Lombardia, in vista di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023



L’iniziativa vuole rappresentare un significativo momento di testimonianza per quanto riguarda l’impegno avisino delle due province, per “… promuovere la donazione di sangue - intero o di una sua frazione - volontaria, periodica, associata, gratuita, anonima e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche al fine di diffondere nella comunità locale i valori della solidarietà, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute”.
 
Oscar Bianchi, presidente di Avis Regionale Lombardia, evidenzia che «nella nostra regione la raccolta di sangue soddisfa il fabbisogno lombardo e partecipa all’azzeramento del deficit di altre regioni con l’ulteriore obiettivo di far sentire più persone possibili donatori di sangue. Ciascuno di noi può praticare lo “stile di vita da donatore”, esercitando azioni responsabili verso il prossimo e scegliendo quotidianamente i comportamenti salubri per una vera cultura della cura. Avis punta a diffondere la cultura del dono attraverso l’educazione civica e la salute, in collaborazione con scuole, famiglie e comunità, in modo da creare una società nella quale diventiamo tutti donatori, anche cogliendo l’opportunità offerta da “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”».
 
Proprio per questo motivo, le Avis Comunali di Bergamo e Brescia hanno deciso di partecipare attivamente, con un programma di iniziative comuni, alle celebrazioni per la Capitale italiana della Cultura, con protagoniste le due città nel 2023. Nella cultura propria dei bergamaschi e dei bresciani, così come in quella avisina, la “cura” si riassume in quattro tematiche: Donare, Provvedere, Creare, Rimediare. In quattro appuntamenti verranno raccontate le pratiche nel passato, si procederà all’analisi del bisogno attuale e verrà formulata una proposta di attività di mitigazione per il futuro.
 
Il progetto sarà composto da seminari: i primi analizzeranno il concetto di dedizione, i successivi quello della promozione, quelli seguenti il provvedere e gli ultimi quello della terapia. I singoli appuntamenti, aperti alla partecipazione da remoto di ciascuna delle 259 sezioni Avis Comunali di Bergamo e Brescia e quasi 3.361 in Italia, per un totale di 1.311.459 soci, saranno registrati e trasmessi in diretta, ma risulteranno anche accessibili dai siti delle associazioni che condividono la donazione di tessuti e organi. Sarà inoltre possibile il collegamento dalle scuole, dalle comunità e dalle utenze private perché Avis è “operatore di salute pubblica” e deve assolvere, quindi, al dovere di educazione civica e della salute.
 
Accanto ai seminari, saranno anche organizzati eventi collaterali alla celebrazione dell’Assemblea di Avis Regionale Lombardia 2023 e della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue 2023 per sottolineare il “convenire” dei donatori di sangue sul fiume Oglio, per “promuoverlo” da linea di confine a luogo d’incontro.
 
Fonte
https://www.avis.it/it/cura-e-la-nostra-cultura-il-progetto-firmato-avis

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