Inaugurata la nuova sede
di Gianpaolo Capelli

In occasione della Festa di San Maurizio è stata inaugurata la nuova sede del Gruppo Alpini di Storo, un tempo adibita a locali della Pro loco
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San Maurizio, Patrono degli Alpini, festeggiato ieri dagli alpini di Storo, dopo il fermo dovuto alla pandemia.
Doppia valenza della festa per il numeroso gruppo storese delle penne nere locali: ripresa dell'annuale manifestazione e inaugurazione della nuova sede degli alpini in località “Piane” vicino al PalaE20.
Sede che era prima della Pro Loco di Storo.

Ammassamento di tutti, autorità civili, militari e religiose davanti al “Monumento della Pace” nei pressi delle scuole medie.
Alzabandiera e sfilata per le vie del paese accompagnati dalla banda sociale di Storo.
Il corteo alla fine del rettilineo prima di intraprendere la salita per la val di Ledro, ha svoltato a destra raggiungendo dopo breve tragitto la chiesetta di San Maurizio che costeggia il torrente Palvico.

Momento di raccoglimento sentito da tutti, contenti di potersi ritrovare per l'appuntamento alpino che da tanti anni si festeggia in occasione del patrono del corpo San Maurizio.
Il saluto è stato portato dal capogruppo locale Enzo Giacomolli  succeduto a Mauro Zocchi che ha guidato la sezione storese per quasi trent'anni.

Nella celebrazione della Santa Messa il Cappellano degli alpini, tenente colonello Giorgio Valentini, ha avuto parole di lode e ringraziamento per l'impegno degli alpini  in questi anni di pandemia: “Solidarietà fattiva e solidale nella loro comunità dove operano”, ha detto.
Hanno sfilato tutte le associazioni locali storesi: i volontari dell'ambulanza, la Società Americana, i vigili del fuoco, i rappresentanti della Pro loco.

Presente il sindaco Nicola Zontini, il vice presidente della provincia di Trento Mario Tonina il Comandante dei carabinieri Maresciallo Maggiore Stefano Tava, il capo zona mandamentale della Val del Chiese e Val Rendena Francesco Pezzarossi,  che ha fatto gli onori di casa, il capo zona Alto Garda e Ledro Gatto, e da Trento sono arrivati i rappresentanti mandamentali Pezzato e Polla, presente anche il rappresentante della Guardia di finanza di Tione.

Schierati ordinatamente tutti i numerosi gagliardetti dei gruppi presenti alla cerimonia, arrivati da tanti paesi limitrofi della Val del Chiese, Valle di Ledro e della Valle Sabbia.
Momento toccante per la “Preghiera dell'Alpino”, recitata come sempre da un emozionato Elio Scarpari.
L'inciso della preghiera che richiama l'invocazione degli alpini alla Vergine Maria, ha fatto rivolgere ai presenti lo sguardo alla Madonna di Bes sullo sperone di roccia che sovrasta le “Piane”  posta lì a protezione di Storo, dal cappellano don Ezio Marinconz con un gruppo di giovani volontari: era il 1963.

Santa messa accompagnata dai canti del coro Re di Castello.
Momento altrettanto emozionante con lo splendido “Signore delle cime”, suonato dalla banda sociale di Storo diretta dal Maestro Dario Gravili.

Trasferimento poi per tutti sfilando nelle campagne fino alla nuova sede degli alpini  di fronte al PalaE20.
Discorsi delle varie autorità presenti.

Il sindaco Nicola Zontini ha rimarcato che la programmazione degli interventi urbanistici è una cosa normale per un comune, invece importante per fare andare avanti bene il paese è l'unione fattiva e collaborativa di tutte le associazioni: questo aiuta il paese a migliorarsi e a progredire, questo grazie anche agli alpini.
Ha rimarcato che il comune volentieri ha messo a disposizione la nuova sede alle Penne Nere.

Sulla falsa riga anche il discorso del Vicepresidente della Provincia Mario Tonina, che lodando l'impegno di tutte le associazioni ha fatto notare il forte impegno di Storo per la cooperazione, in sinergia con la cooperazione Trentina.
Tonina ha rimarcato il momento difficile per tutti dovuti ai rincari di luce e gas e ha assicurato il suo impegno massimo per trovare soluzioni che aiutino i Trentini.

La grande bandiera tricolore, stessa sul piazzale e tenuta in mano dagli alpini, ha rimarcato l'italianità assoluta e intoccabile delle penne nere.

Taglio del nastro, insieme, da parte delle autorità presenti, benedizione dell'immobile da parte di don Giorgio Valentini e poi tutti a visitare la nuova sede e rinfresco per tutti.
Il parroco don Andrea Fava non poteva essere presente per la Santa Messa, in contemporanea era a celebrare quella di Darzo per la Madonna Addolorata.
Prima di mezzogiorno don Andrea è arrivato a salutare i suoi alpini di cui fa parte come alpino ad “Honorem”, benedicendo i locali.
La doppia benedizione per la nuova sede, è senz'altro bene augurale.

Tutti poi al PalaE20 per il pranzo conviviale: preparato dagli alpini e servito dalle alpine.
Ad onorare gli alpini non poteva mancare un gagliardo mulo arrivato da Pinzolo, con in groppa un mortaio e una ruota di scorta per il carro: bello, possente, fotografato e poco ubbidiente!

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