Code e lamentele sulla SP del Caffaro, risponde l'Amministrazione comunale
di redazione

Ogni weekend, in modo particolare nei mesi estivi, con l’afflusso di turisti e non che si spostano dalla valle alle montagne o ai laghi, la Sp del Caffaro viene sempre più spesso caratterizzata da code e traffico intenso costringendo chi la percorre a perdere molto tempo. Alle lamentele pervenute in merito, si esprime l’Amministrazione comunale di Vestone
 


 
In riferimento alle lamentele giunte al comune di Vestone in merito alle lunghe code che si formano, in particolare durante il fine settimana, sulla provinciale del Caffaro, l’amministrazione vuole esprimere alcune considerazioni.
 
Spesso, il capro espiatorio causa delle lunghe code, sarebbe il semaforo in funzione sulla statale che attraversa il paese di Vestone, ma se si analizza la viabilità che interessa la statale che attraversa la Valle da Barghe al Caffaro ci si può rendere conto che le cause della formazione delle lunghe code sono molteplici.
 
«In situazioni di traffico intenso» spiega l’Amministrazione comunale «i rallentamenti cominciano a formare le prime code nel comune di Barghe dove la tangenziale finisce e si incrocia con la statale che permette l’attraversamento dei vari paese della valle, code che si intensificano alla frazione Nozza causa restringimento della carreggiata prima della rotonda che consente la deviazione verso il Savallo e soprattutto per l’indisciplinatezza dei pedoni ( turisti domenicali compresi ) che, non rispettando i passaggi pedonali della carreggiata sulle strisce previste, a “random” attraversano la strada per recarsi dai parcheggi ai vari esercizi commerciali causando un continuo fermo del flusso del traffico».
 
«La deviazione verso le Pertiche poi conclude l’opera di questo primo tappo alla circolazione» fanno notare dal Municipio. «Chi attraversa la valle nel fine settimana, in particolare di domenica, avrà sicuramente notato che le code sono presenti e si formano in direzione Idro anche dopo il semaforo posto a Vestone, ed in questo caso, la causa è l’incrocio che da Idro porta alla Valvestino e alle località situate a est del lago d’Idro: Crone e Vesta in particolare, ed anche qui dagli attraversamenti pedonali che regolarmente non vengono rispettati».
 
Inoltre, ciò che sembrerebbe pesare ancora sul traffico e che farebbe parte delle motivazioni delle insopportabili code, sarebbe l’andirivieni delle macchine in località Tre Capitelli e l’attraversamento del comune di Anfo dove la rotonda prima del paese e soprattutto la strettoia in mezzo allo stesso, dove la carreggiata permette il passaggio a malapena di due auto, sono secondo l’Amministrazione vestonese, anch’esse causa di formazione di code e rallentamenti e più avanti proseguendo in direzione Ponte Caffaro la rotonda che permette la deviazione per Bagolino.
 
«Alla luce di quanto sopra si deduce facilmente che la causa scatenante delle lunghe code che si formano su tutto il tratto della statale del Caffaro da prima del comune di Barghe a ben oltre il comune di Anfo non è il semaforo posto a Vestone, che serve per permettere l’accesso sulla statale delle auto dei residenti e di quelli provenienti da Treviso Bresciano, nonché l’attraversamento dei pedoni».

«A tutto ciò si aggiunga» concludono gli amministratori «che il semaforo ritenuto colpevole è un semaforo appartenente alla categoria dei semafori “intelligenti” ciò significa che lo stesso è impostato per restare sempre verde salvo il caso in cui non sia rilevato il veicolo in uscita o quando è il pedone a richiedere l’attraversamento.
 
La sosta, inoltre, è impostata con tempi molto ridotti rispetto a quelli standard. Comprendiamo i disagi che si creano alla circolazione ma considerando il grande numero di veicoli di passaggio e che la statale del Caffaro è l’unica strada che attraversa la Valle Sabbia, al momento, nonostante l’impegno dell’amministrazione, non ci sono purtroppo soluzioni efficaci per snellire considerevolmente il traffico soprattutto nei giorni di punta».
 
In ultima battuta gli amministratori, richiamano alla memoria dei propri concittadini e più generalmente a tutti i valsabbini, ricordando che le code da Vestone a Idro, si sarebbero sempre formate, anche negli anni in cui il semaforo ancora non era stato posato, e che quindi il problema è la conformazione e la portata della strada, un tracciato ormai vecchio e obsoleto per  il numero di utenze che si trova a supportare ogni giorno.
 
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