La vecchia ferrovia della Valsabbia
di Cesare Fumana

Saranno inaugurati questo sabato mattina, lungo la pista cilclopedonale che attraversa Tormini e Roč Volciano, una serie di cartelloni che mostreranno com'era il tracciato della vecchia ferrovia dove ora c'č la pista ciclabile

La pista ciclabile che attraversa gli abitati di Tormini e Roè è stata realizzata sul tracciato della vecchia ferrovia che congiungeva Brescia a Idro, attraversando tutta la Valsabbia.
Questo primo tratto di pista ciclopedonale della rete provinciale, che al momento per il tratto valsabbino va da Tormini a Pompegnino, presenterà tra pochi giorni alcuni cartelloni che illustreranno com’era la vecchia ferrovia che solcava la valle.

L’inaugurazione di questo museo all’aperto, intitolato proprio “La vecchia ferrovia”, avverrà questo sabato mattina alle 10, con ritrovo lungo la pista ciclabile al confine tra Roè e Villanuova, dove un tempo c’era lo scalo ferroviario.

La particolarità di questi cartelloni è che si basano su un lavoro di ricerca portato a termine quattro anni fa da tre classi della scuola primaria “Don Milani” di Roè Volciano, la 5a E, la 1a E e la 1a F, sotto la guida e la supervisione delle insegnanti Maria Ida Scarpellini, Ornella Tura e Carla Peduzzi.

«I nove cartelloni, che saranno posizionati lungo la pista, mostrano solo la parte storica della ricerca sulla vecchia ferrovia – ci riferisce la maestra Scarpellini, ora in pensione –, mentre il lavoro realizzato con gli alunni era ben più ampio. Nasce da un progetto di educazione ambientale con ricerche sull’inquinamento dell’acqua e dell’aria, uno studio sulle polveri fini e ciò che le provoca».

Da qui l’invito lanciato dai bambini ad utilizzare meno l’automobile e più la bicicletta, con la sperimentazione del “Pedibus” (l’andare a scuola a piedi) o in bicicletta, utilizzando il percorso ciclabile, all’epoca solo sulla carta.
Poi gli scolari hanno compiuto una dettagliata ricerca storica sulla vecchia ferrovia della Valle Sabbia, entrata in funzione nel 1897 per le esigenze delle fabbriche sorte lungo il Chiese, elettrificata nel 1920 e, ahinoi, abbandonata nel 1966, corredata da numerose immagini d’epoca, raffiguranti i ponti in ferro tuttora esistenti, le vecchie stazioni e gli scali ferroviari.
All’inizio e alla fine di questo percorso storico saranno posizionate due riproduzioni in ferro di antiche locomotive.

La ferrovia rivivrĂ  quindi su questi pannelli, anche se non di rado si sente parlare di un possibile ritorno alla strada ferrata, come prosecuzione di quel metrobus che si sta realizzando adesso a Brescia.
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