Ciao Tigre
di Giancarlo Marchesi
Sulla figura di Maurizio Genovese, calzolaio amante dei viaggi e della storia, riportiamo i ricordi dello storico vestonese Giancarlo Marchesi, pubblicati oggi anche sul Giornale di Brescia
Ci ha lasciato Maurizio Genovese, meglio conosciuto con il soprannome «Tigre».
È stato l’ultimo calzolaio di Vestone, erede di una tradizione che si perde nel tempo.
Il «Trigre» era nato nel 1961, secondo genito di Calogero, originario di Tusa nel Messinese, esperto calzolaio che si era integrato perfettamente nella Vestone del Secondo dopoguerra, tanto da diventare vicepresidente dell’Avis Valsabbino e socio fondatore dell’Aido valligiana, e di mamma Ines nativa del Savallese.
Dopo aver completato gli studi in Ragioneria, e aver compiuto un’esperienza lavorativa presso un’azienda locale, aveva deciso di gestire in prima persona l’avviato laboratorio fondato dal padre, posto nel cuore di Vestone.
L’attività di artigiano ha consentito a Maurizio di dedicarsi alle sue grandi passioni: i viaggi e la fotografia.
Conosceva a fondo l’Asia, e in particolare l’India e il Nepal, per aver trascorso in quei paesi svariato tempo.
Negli anni le esperienze maturate in quelle realtà, così diverse dal contesto valsabbino, unite a suo amore per la libertà, lo portarono ad abbracciare con convinzione e determinazione la causa del Tibet.
Tanto da arrivare a fondare con alcuni amici la Onlus «Amici del Tibet».
Con questa associazione chiamò in Valsabbia monaci che tennero incontri per sensibilizzare sulla questione tibetana. Nel 2015 la sua associazione portò l’allora sindaco di Vestone, Giovanni Zambelli, a esporre su una facciata del palazzo municipale vestonese la bandiera nel Tibet, in segno di solidarietà.
Maurizio era anche un grande appassionato di storia e cultura valsabbina: era andato creando nel tempo una ricca collezione di cartoline, volumi e foto d’epoca.
Recentemente aveva pubblicato molto materiale iconografico sul sito Facebook «Vestone d’altri tempi», sito da lui stesso ideato.
Sue interessanti e preziose immagini dedicate al primo conflitto mondiale in valle furono pubblicate nel volume curato da Mario Taccolini, «Brescia nella Grande guerra», stampato nel 2015 da Ubi Banco di Brescia.
L’amore per la fotografia l’aveva poi portato a prendere parte a svariati concorsi fotografici a livello nazionale, ottenendo importanti riconoscimenti.
Il suo laboratorio, chiuso nel 2018, era diventato il ritrovo di tanti appassionati di storia e tradizionali locali, una sorta di piccolo «Cenacolo» della cultura locale.
Con la scomparsa del «Tigre» Vestone e l’intera Valle Sabbia perdono un uomo ricco di passioni e desideroso di conoscere, un vestonese d’altri tempi.
Le esequie di Maurizio si terranno lunedì 8 agosto, 15.30 presso la parrocchiale vestonese dedicata alla Visitazione di Maria.
Giancarlo Marchesi
.in foto: a sinistra il Tigre, a destra il nostro direttore Ubaldo Vallini. Al centro Roberto Dal Bosco, l'operaio mantovano che nel 2004 lanciò il cavalletto della sua macchina fotografica addosso a Silvio Berlusconi (Vestone ottobre 2011).