I 50 anni della Polisportiva
di Picat

É ormai pronto il volume che celebra i 50 anni della Polisportiva Prevalle. Sarà presentato questo lunedi 20 giugno a Palazzo Morani



Il libro intende celebrare i 50 anni di vita della società che rappresenta il calcio prevallese ma arriva il giorno dopo uno storico spareggio (con i milanesi della Castanese) che potrebbe portare la squadra ad un risultato eccezionale, la promozione dall’Eccellenza in serie D. La festa in ogni caso è assicurata dalla presentazione di questo ricco volume che è molto atteso in paese.

Il lavoro era iniziato nel 2021 ma si è protratto e arriva a compimento solo oggi per via delle difficoltà rappresentate dalla pandemia.

Sono infatti oltre 70 le persone intervistate per una raccolta quasi capillare di ricordi, testimonianze e di sensazioni ricavate dalla partecipazione all’appassionata avventura calcistica e sociale della squadra biancorossa.

Quasi integralmente inedita la raccolta di informazioni storiche che inquadrano i primordi della società prevallese ed emozionante la ricca dotazione di fotografie e documenti.

Dai primordi del calcio a Prevalle fino al progetto di una vera società sportiva
, o meglio Polisportiva perché originariamente votata anche a basket e tennis, le origini svelano curiosi episodi legati alla vita sociale in paese nei primi anni ’70.
Promotore, ispiratore e “deus ex machina” fu don Arturo Moladori, parroco di San Michele, il quale coordinò e designò un comitato per la creazione di impianti sportivi intorno alla Parrocchia. Messa in moto la macchina della passione per il calcio non mancarono difficoltà e discussioni.

Inizialmente, addirittura, la presidenza della società fu quasi disputata tra imprenditori locali senza esclusione di… disponibilità.
“Parlano di milioni come fossero pannocchie” fu il commento del parroco dopo una riunione del comitato sportivo. Alla fine prevalse l’idea di rinnovare i campi dietro la chiesa con il sostegno finanziario dell’imprenditore Andrea Gnutti, primo presidente, e la disponibilità dei terreni parrocchiali.

Era il 1971 e l’inaugurazione del terreno da gioco per le squadre iscritte al campionato provinciale fu un avvenimento per il paese.
Una lotteria per finanziare le opere mise in palio nientemeno che una “Fiat 500” con il motto “Mille lire per una 500 nuova!”. La giornata non mancò di qualche imprevisto: l’apertura di una paratia da una roggia vicina al campo ne provocò l’allagamento… e un annoso contenzioso con i vicini contadini.

Ma la storia calcistica viene poi ripercorsa nel ricordo di partite memorabili, promozioni e retrocessioni.
Calciatori, allenatori, dirigenti indimenticati hanno dato origine, nel libro, ad un turbinio di episodi e di vicende legate al calcio e anche alla vita stessa del paese.

Molte persone a partire da quel 1971 si sono spese con grande energia ed una passione irrefrenabile per il calcio e per l’attività sportiva da proporre al paese: l’instancabile Beniamino “Begnàm” Ballerini, Adelmo Ballerini con trascorsi di direttore sportivo nel glorioso ciclismo prevallese, Angiolino Lancellotti imprenditore presente nella vita societaria sin dagli inizi.
Bruno Lancellotti “Màcia”, pure imprenditore e primo allenatore nella stagione di avvio 1971-72, diviso tra due squadre avversarie solo all’apparenza, il Prevalle e il Gavardo. Come pure Andrea Codurri, dirigente sopraffino con importanti ruoli nella federazione, anch’esso dirigente gavardese eppure legatissimo al Prevalle.

Tra gli allenatori indelebile il ricordo di Gianni Prandini e del fratello Mario, già calciatori nella Falck e nel Gavardo dei primi anni ’60. Dirigenti dalla passione incrollabile che hanno profuso energie e tempo per la prima squadra e per le innumerevoli formazioni giovanili come Antonio Mattei “Bacio”, Andrea Mabellini e molti altri.

Viene rappresentata anche l’epopea dei derby con il Gavardo anche se emerge come la società del Prevalle nasca come una costola del Gavardo con l’aiuto e il sostegno con la cessione di diversi giocatori gialloneri.

Tra le promozioni spicca quella del 1987 dopo l’ultima partita di campionato giocata con il Botticino dopo che le due squadre erano a pari punteggio.

Un tifo infernale con tanto di record di presenze e di incasso (oltre seicento per un totale incredibile di due milioni e duecentomila lire racconta il cassiere storico Felice Mora).

Una partita impressa nel ricordo di molti che portò una esaltante promozione.

A distanza di 50 anni la Polisportiva Prevalle, guidata dal 2013 da Giuseppe Mora, è più che mai vitale e lanciata sia nel campo sportivo che in quello di un progetto formativo che è tra gli obiettivi primari della società. Dopo la risalita in Prima Categoria nel 2013 sono seguiti ulteriori salti di categoria in Promozione e in Eccellenza, traguardi mai raggiunti e forse mai sperati dai biancorossi.

Proprio in questi giorni, per altro, il Prevalle è impegnato negli spareggi per un traguardo straordinario che sarebbe la promozione in Serie D, ma già il campionato ha dispensato grandi soddisfazioni. Quanto alla rete delle squadre giovanili l’impegno è sempre forte e anzi si è da poco costituita anche l’Academy Prevalle che ruota intorno alla collaborazione con il Brescia Calcio.

Il libro, arricchito da moltissime fotografie, ripercorre anche la storia degli impianti sportivi fino al Centro Sportivo comunale attuale dedicato a Dante Giacomini, anch’esso indimenticato presidente e instancabile dirigente della società.

La presentazione e la distribuzione del libro è attesa in paese proprio per le numerose testimonianze raccolte e stimolate a formare una inedita storia sportiva del paese, fortemente identificativa e socialmente di grande importanza per il paese.

Comunque vada la partita di spareggio con la Castanese domenica 19 giugno, il libro sarà un’occasione di grande festa!

.in foto: La primissima formazione del 1071; Andrea Gnutti, primo presidente, Giovani anni '70; la locandina dell'evento.


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