«Che ne dice il sindaco?»
172.272,03 Euro è la perdita relativa all’esercizio 2021 che la Fondazione I. R. Falck di Vobarno ha contabilizzato nel suo bilancio chiuso al 31.12.2021 e consultabile sul sito della Fondazione stessa, vedi riquadro Amministrazione Trasparente...


...Detto bilancio è accompagnato da una “Nota Integrativa” e da una “Relazione Morale e Finanziaria” del CdA, nonché dalla Relazione del Revisore Legale.

Dal bilancio e da dette relazioni si evince chiaramente che la perdita d’esercizio 2021 sarebbe stata di € 658.643, nel 2020 la perdita d'esercizio era di € 530.147,08, senza una sopravvenienza attiva di € 486.371 dovuta ad un lascito testamentario e ritengo pertanto che a questo punto siano necessarie alcune considerazioni.

La prima è che, essendo la sopravvenienza un fatto eccezionale, per di più in questo caso soggetta a vincoli di impiego, pare qui opportuno valutare in prospettiva la perdita d’esercizio in € 658.643, in quanto cioè dovuto alla gestione ordinaria.

La seconda considerazione è che, con il quarto esercizio consecutivo in perdita, pare ormai conclamata in Fondazione una pesante situazione economico/finanziaria partita dal bilancio del 2018 giudicato dall’allora Presidente “un poco in perdita, ma solo se lo si guarda superficialmente”, vedi “Valle Sabbia News”dell’11.06.2019, “Un anno e mezzo in Fondazione”. La perdita allora contabilizzata al 31.12.2018 era di € 33.146.

La terza considerazione è che, se non è sicuramente scopo ultimo della Fondazione svolgere una politica che porti all’accumulo di eccessivi utili, non può però nemmeno essere strada percorribile quella che porta nel quadriennio 2018/2021 ad una perdita complessiva di ben € 1.547.528 senza la realizzazione di opportuni interventi, necessità questa che mi pare essere emersa anche dalla lettura delle Relazioni del CdA e del Revisore Legale al Bilancio 2021.

Mi pare inoltre evidente che questi interventi dovranno necessariamente partire da una analisi dei costi e dei loro centri, ed a questo proposito ho notato che tra “i tanti progetti in campo” legati all’utilizzo del lascito testamentario vi è anche “quello di una cucina per la preparazione dei pasti all’interno della RSA”, così come dichiarato dal Presidente nel Suo intervento nella Seduta del Consiglio Comunale nr. 23 del 31.05.2021, nella quale già si parlava del lascito.

Detto investimento porterebbe evidentemente ad un ulteriore centro di costi, costi che, legati al cibo ed alla sua amministrazione, “non sono mai sufficientemente valutati ed indagati” come ebbe a dirmi una volta la Madre Economa di un Istituto Religioso a proposito della realizzazione di alcuni progetti ai quali allora collaboravo, anche in Paesi lontani. Osservazione questa che ho avuto poi modo di condividere ed approvare completamente e penso quindi sarebbe opportuno accantonare questo progetto e pensare ad altri impieghi.

Mi pare invece ottima l’idea “di una nuova sala da pranzo” che, integrata magari con un giardino d’inverno e/o un orto botanico, potrebbe contribuire notevolmente al benessere psicofisico degli Ospiti.

Osservazione conclusiva è che la Fondazione I. R. Falck non è una Azienda privata, bensì un Bene Pubblico alla realizzazione del quale molti Vobanesi hanno contribuito, e contribuiscono,  Bene Pubblico retto da un CdA i cui Membri sono nominati dal Sindaco.

Sarebbe quindi il caso che il Sindaco indicesse una riunione pubblica per spiegare lo stato attuale della Fondazione al netto di parole su di essa piovute da più parti dal 2017 in avanti con varie motivazioni, vedi ad esempio “unica mission”, “errore madornale”, “scelte improcrastinabili”, “miglioramento strutture sanitarie in un Paese dell’Africa”, “selvaggio turn over del personale”,  ecc. ecc., ed arrivare così ad una valutazione oggettiva della Fondazione ed alle sue reali prospettive.

Ritengo altresì auspicabile che, per avere un quadro più esaustivo, si affiancassero al Sindaco in detta riunione anche i Presidenti dei CdA succedutesi degli ultimi anni, quattro se non erro, accompagnati magari anche dai Consiglieri dei relativi CdA che volessero partecipare in tale veste, ed illustrare così anche l’origine di eventuali “contrasti all’interno dei membri nominati dalla maggioranza”, così come menzionato nell’ articolo “Che succede alla Casa di Riposo di Vobarno ?” apparso su “Valle Sabbia News” del 29 agosto 2020.
Giovanni Scalora
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