«Un vaccino per tutti», raccolti quasi 500.000 euro
di Redazione

La campagna, lanciata nello scorso mese di agosto da Confindustria Brescia in collaborazione con CGIL, CISL e UIL provinciali, aveva l'obiettivo di concorrere alla diffusione degli interventi vaccinali anti-Covid19 nei Paesi economicamente più fragili del mondo


Un totale di 486.788,86 euro raccolti e 299 donatori aderenti, di cui 235 aziende: sono questi i risultati della campagna "Un vaccino per tutti", lanciata nello scorso mese di agosto da Confindustria Brescia, in collaborazione con CGIL, CISL e UIL provinciali.

L'iniziativa – ufficialmente avviata a settembre – aveva l'obiettivo di concorrere, attraverso un meccanismo di raccolta fondi solidale che ha coinvolto le realtà aderenti e i loro dipendenti, alla diffusione degli interventi vaccinali anti-Covid19 nei Paesi economicamente più fragili del mondo. In particolare, i fondi sono stati raccolti da Medicus Mundi Italia, che si è occupata di devolverli per l'implementazione della campagna vaccinale in Mozambico. L'operazione è già stata avviata e si stanno distribuendo decine di migliaia di vaccini nel Paese africano; in particolare, tra gennaio e aprile sono già state somministrate 13.000 dosi.

I numeri del progetto sono stati presentati oggi pomeriggio al Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Brescia, durante l'evento "Un vaccino per tutti – Saúde para Todos", a cui sono intervenuti Maurizio Tira (Magnifico Rettore dell'Università di Brescia), Adriana Apostoli (Direttrice Dipartimento Giurisprudenza UNIBS), Cristina Alessi (Dipartimento Giurisprudenza UNIBS), Roberto Zini (Vice presidente Confindustria Brescia), Francesco Bertoli (Segretario generale CGIL Brescia), Paolo Reboni (Segretario generale aggiunto CISL Brescia), Mario Bailo (Segretario generale UIL Brescia), Barbara Distaso (Segretario generale CGIL Valcamonica-Sebino), Massimo Chiappa (Direttore Medicus Mundi Italia) e Francesco Castelli (Prorettore vicario UNIBS).

"Siamo molto soddisfatti, perché siamo riusciti a portare avanti un discorso di carattere globale, contestualizzandolo a livello locale per quanto riguarda la solidarietà e superando la sterile polemica tra le posizioni a favore e contro il vaccino – commenta Roberto Zini, Vice Presidente di Confindustria Brescia con delega a Welfare e Relazioni Industriali –. Dopo il protocollo per il rientro in sicurezza al lavoro dell'aprile 2020, Brescia si è dimostrata ancora una volta un territorio in cui il dialogo tra associazioni datoriali e sindacati è in grado di portare a risultati importanti. Un sentito ringraziamento per quanto ottenuto va rivolto alle tante aziende e ai tanti privati che hanno voluto aderire all'iniziativa, oltre che ai partner del progetto ALL-IN Brescia, lanciato nel 2019 da Confindustria Brescia sul tema della convivenza multiculturale quale condizione per favorire la crescita sostenibile del territorio."

"Il sostegno alla campagna nazionale di vaccinazione nella Provincia di Inhambane prosegue, attraverso l'adesione al programma UNIVAX. Si vaccina soprattutto nelle aree urbane: nei centri di salute, nelle scuole, nei mercati. Grazie a "Un vaccino per tutti" sono già stati acquistati e si stanno distribuendo decine di migliaia di vaccini, siringhe, aghi, piccoli inceneritori – aggiunge Massimo Chiappa, Direttore di Medicus Mundi Italia –; inoltre, si sono formati infermieri e tecnici vaccinatori, e si fornisce materiale medico, tamponi rapidi, materiale di protezione; si acquistano o riparano congelatori; si allestiscono tende per triage e isolamento pazienti; si copre il costo del carburante per vaccinare nei villaggi.  Cercando di raggiungere le aree più remote, da gennaio a marzo 2022 abbiamo vaccinato più di 10.000 persone attraverso le brigadas moveis, equipe sanitarie mobili che portano i servizi di salute di base, in particolare per mamme e bambini nelle comunità più distanti dai centri di salute. Stiamo attendendo il via libera da parte del Ministero della Salute del Mozambico per iniziare le vaccinazioni alla fascia di età 15 e 17 anni del distretto più popoloso, quello di Massinga. La Campagna "Un vaccino per tutti" sta dimostrando ancora una volta come Brescia sia capace di fare rete tra istituzioni, mondo profit e mondo no profit per ottenere risultati concreti ed efficaci. Ma non è solo solidarietà e cooperazione, è anche un'azione di sensibilizzazione sull'importanza delle vaccinazioni e della salute pubblica, perché in un mondo sempre più globalizzato, è un'illusione pensare che basti vaccinare i paesi più ricchi per bloccare la circolazione del virus e di nuove varianti."

"Per contrastare, insieme alla pandemia, anche le crescenti disuguaglianze alla base di tante sfide globali in ambito sanitario la nostra Università ha da subito aderito alla campagna "Un vaccino per tutti" – dichiara Maurizio Tira, Rettore dell'Università degli Studi di Brescia –, volta a raccogliere fondi destinati all'approvvigionamento di vaccini anti-Covid nei Paesi a risorse limitate e ad evitare che l'insorgenza di nuove varianti possa depotenziare i benefici della vaccinazione anche negli Stati che oggi sono riusciti a contenere la pandemia. Il nostro Ateneo ha raccolto un rilevante importo, grazie alle adesioni dei propri dipendenti, che ha contribuito allo svolgimento della campagna vaccinale in Mozambico".

Oltre alla campagna di sensibilizzazione nelle aziende, nello scorso mese di novembre la Piccola Industria di Confindustria Brescia ha promosso la rappresentazione "Da le ses a le dò, da le dò a le des. Storie di ferro e di lavoro" al Teatro Grande di Brescia.

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