Riflessioni sulla guerra
di Sara Panella

Rispetto e libertà: due valori cui non si può rinunciare per costruire una società inclusiva in cui tutti possono stare bene


Ascoltando il telegiornale ultimamente si hanno continue, tristi e preoccupanti notizie che riguardano la guerra scoppiata tra Russia e Ucraina il 24 febbraio 2022.
A causa di questa guerra ogni giorno muoiono moltissimi civili innocenti e indifesi, tra cui anche bambini.

Queste notizie mi spaventano molto; nel sentirle il mio cuore si riempie di sofferenza e nella mia testa si affollano alcune domande.
Per esempio, quale è il senso di tanta crudeltà? Perché l’uomo continua a combattere guerre? Non abbiamo imparato niente dal passato?
Noi a scuola studiamo la storia sia per cultura generale, secondo me, sia per non dimenticare i fatti accaduti nel passato e quindi per imparare a non ripetere gli stessi errori.

A tal proposito, mi ritornano in mente le parole iniziali della poesia di Quasimodo, “Uomo del mio tempo”:
“Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo”.
Concordo pienamente con questo verso: infatti nonostante l’uomo abbia fatto progressi incredibili in ogni campo e nonostante ci siano Costituzioni, leggi, trattati che garantiscono diritti e doveri, ci sono persone che, per perseguire i propri interessi, non rispettano la vita stessa e non salvaguardano la libertà degli altri.

Questi conflitti non solo causano un gran numero di vittime, ma negano la libertà ai cittadini, appunto.
La libertà è la possibilità di pensare, agire e di compiere scelte autonomamente, senza che nessuno possa imporci le sue idee ed è uno dei diritti più importanti e fondamentali dell’uomo.

La guerra di sicuro non garantisce alle persone la libertà: infatti, uomini, donne e bambini sono costretti a lasciare le loro case e tutto ciò che possiedono per scappare e avere salva la propria vita.
Trovo, inoltre, assurdo che città ricche di storia e di cultura vengano rase al suolo per interessi economico-politici di alcuni uomini potenti che dovrebbero invece pensare al bene del proprio Paese e proteggere i suoi abitanti.

Mi è capitato di leggere questa frase molto forte, ma anche molto attuale di Albert Einstein: “L’uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi”.

Il paragone è tristemente vero; purtroppo, infatti, l’uomo, dotato di una grandissima intelligenza e logica, di sentimento e di coscienza utilizza queste sue qualità spesso non per il bene comune e non nel rispetto delle altre persone.
Sono sicura che se tutti noi imparassimo ad ascoltare gli altri, a mettere da parte il nostro orgoglio e ci impegnassimo a rispettare il prossimo la pace sarebbe garantita e con essa anche una vita libera e serena per tutti.

Sara Panella

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