In visita ai corazzieri
di red.

Nei giorni scorsi, in folta delegazione, i soci del Rotary Valle Sabbia hanno fatto visita al Reggimento dei Corazzieri, un reparto scelto dell'Arma dei carabinieri che veglia sulla sicurezza del presidente della Repubblica



E’ certamente una delle Istituzioni più amate il Reggimento dei Corazzieri, un reparto scelto dell’Arma dei Carabinieri,  che veglia sulla sicurezza del Presidente della Repubblica sia in occasione dello scenografico protocollo del Palazzo del Quirinale sia quando il Presidente viaggia in Italia e all’estero.

Nei giorni scorsi il Rotary Valle Sabbia, Presidente Michele Maltese, è stato ospite della Caserma Negri di Sanfront in Via XX Settembre a Roma nei pressi del Quirinale per conoscere l’attività degli uomini impegnati in questo servizio che si svolge ancora utilizzando - oltre ai più moderni sistemi di difesa e comunicazione - anche inforcando le poderose Moto Guzzi modello California o i giganteschi cavalli bardi di colore scuro che innalzano il pennacchio dell’elmo degli altrettanto giganteschi corazzieri che li cavalcano ben oltre i 3 metri.

Gli onori di casa al gruppo valsabbino li ha riservati il Comandante del Reggimento Corazzieri Generale Luciano Magrini che ha spiegato l’importanza e la delicatezza della missione loro affidata offrendo anche l’occasione di conoscere sul campo uomini e mezzi.

Il maneggio e le scuderie, la selleria e il garage,
il museo e gli ambienti utilizzati dagli uomini in servizio.
Per inciso gli ultimi lavori di ristrutturazione degli interrati della Caserma, già monastero di Santa Susanna, dove è stata realizzata una suggestiva sala mensa, hanno consentito di riportare alla luce un mosaico romano parietale unico anche a Roma come ritrovamento, poiché appunto non funge da pavimento ma da rivestimento di una lunga parete alta oltre 4 metri.

Con i Corazzieri sono davvero pochi i passi per entrare nel Palazzo del Quirinale, l’unico edificio che ha visto nelle stesse sale esercitare il potere: il Papa, il Re e il Presidente della Repubblica.
Grande dunque l’interesse storico e culturale del palazzo che ha consentito anche di ripassare la nostra forma costituzionale, un interesse artistico se possibile ampliato negli ultimi anni per volere del Presidente Mattarella che ha chiesto a Fondazioni e aziende importanti del Made in Italy di mettere a disposizione opere d’arte contemporanea e oggetti di design per rappresentare il meglio dell’Italia ai visitatori stranieri ma anche la continuità di valore artistico che la nostra cultura in ogni epoca è in grado di esprimere.

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