Abitare e prossimità
di Cesare Fumana

In vista della Biennale della Prossimità in programma a giugno a Brescia, questo venerdì in Comunità montana un convegno dedicato alle politiche abitative e all’urbanistica nelle aree periferiche


Dal 10 al 12 giugno prossimo si svolgerà a Brescia la IV edizione della Biennale della Prossimità con il titolo “Voglio dire, voglio fare, voglio esserci”.

La manifestazione avrà luogo a Brescia dopo aver toccato nelle edizioni precedenti Genova, Bologna e Taranto.  
L’obiettivo di questa edizione sarà portare all’attenzione nazionale le specificità della Prossimità di Brescia e al contempo contaminare il territorio catalizzando nomi, temi, esperienze e altri territori.  

In vista di questo evento, si terrà questo venerdì sera, dalle 18 alle 20, presso la sala assemblee della Comunità montana di Valle Sabbia, a Nozza di Vestone, il convengo “Abitare e Prossimità - Verso la Biennale della Prossimità”.

“L’abitare” è un altro tema che la pandemia ha mostrato nelle sue sfumature più fragili. Case troppo piccole possono essere una risposta al mercato dell'edilizia ma non rispondono alle nuove esigenze di vita connesse anche a nuovi modi di lavorare sempre più presenti oltre i confini degli spazi di vita privata; nelle nostre abitazioni con l'introduzione dello smart working.

Politiche abitative e di urbanistica possono declinarsi in scelte di benessere comune rivolgendosi a spazi pubblici integrati a servizi pubblici.
Può la prossimità ridisegnare con l'urbanistica le nostre aree territoriali periferiche e marginali, evitandone lo spopolamento e riportandole al centro di un pensiero di benessere e buona qualità di vita?

A questa domanda cercheranno di dare risposta qualificati relatori: il prof. Maurizio Tira, rettore dell’Università degli Studi di Brescia, il sociologo Roberto Rossini e Giovanni Campagnoli, presidente di Riusiamo l’Italia, associazione impegnata nel riutilizzo di spazi vuoti.
Modera il giornalista Massimo Tedeschi.
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