Luna
di Davide Lancellotti

L’astro più comune del cielo notturno, vive solo di notte poiché il giorno è regnato dal Sole. Eppure lei è sempre lì, in attesa, per ritornare. Sull'Eco del Perlasca, oggi, ecco una poesia



Rapida, tra le fronde
Notte, si avvicina
Quelle son le sue ronde
Barlume di mattina

Lei vola via, veloce
Di giorno, si nasconde
Non sentirai la voce
Nulla mai tra le fronde

Piano, lei si adagia
La sera, si risveglia
Porta sol cupidigia
Lenta è la sua veglia

Si perde, lei esiste
Buio, sua nostalgia
Non è altro che triste
Pian piano si adagia

Lei sta sempre nel cielo
Nasce tra le nebule
Sola è nel suo zelo
Vive come esule
Solo lei è ribelle
Perisce tra le stelle.


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