San Giorgio dà il via libera al Coro di Bagolino
di Marisa Viviani

Torna alla sua normale attività canora e concertistica il Coro di Bagolino, finalmente sollevato dalle norme sanitarie anticovid che ne avevano prima azzerato e poi pesantemente limitato la vita associativa, sia tecnica che relazionale.


L'occasione per la piena ripresa finalmente senza vincoli è stata fornita dalla Festa di San Giorgio, Patrono di Bagolino, nel corso della quale il nostro coro ha celebrato insieme alla ricorrenza religiosa la propria liberazione corale, animando la messa solenne con il proprio canto.

Come da consuetudine il patrono San Giorgio viene onorato con una messa solenne concelebrata dai sacerdoti delle comunità valsabbine, in questa circostanza don Eugenio Panelli di Ponte Caffaro, Padre Egidio Melzani e Padre Mario Fugazza missionari comboniani, il Diacono Luca Ferremi, oltre al parroco don Paolo Morbio; in questa occasione vengono esposte due reliquie, il Braccio di San Giorgio incastonato in un pregevole reliquiario secentesco ad opera di Fra' Pancrazio, e il Piviale di San Giorgio decorato da disegni del '300/ '400, mentre gli affreschi della volta e la Pala d'altare del Celesti raffiguranti San Giorgio e il drago rappresentano perennemente il patrono nella Chiesa Parrocchiale a lui dedicata.

Durante la celebrazione della messa solenne il Coro di Bagolino ha intercalato il rito con vari canti fra cui Salga a te Signore, Alleluja, Santo l'Agnello, Alleluja Santa Pasqua, Ave Maria, Fratello Sole Sorella Luna, Signore Alleluja, Madonna di San Luca, sotto la direzione della Mª Susanna Zanetti, anche organista della Chiesa di San Giorgio.

Alla celebrazione della messa ha fatto seguito un momento conviviale offerto dalla parrocchia, per festeggiare in serenità la ricorrenza patronale e auspicabilmente il ritorno alla vita normale. Nel portico dell'oratorio è stato allestito un rinfresco preparato dai volontari e rallegrato dal complesso musicale 8 Corde di Bagolino (Davide Dagani, Lucio Dagani, Idalgo Salvadori, mandolini; Gian Pietro Fusi, chitarra; Nicola Bordiga, contrabbasso), che ha fatto da traino irresistibile al Coro di Bagolino e ai numerosi appassionati di canto presenti: un aperitivo canoro anticipatore di altre e più corpose degustazioni corali che sarebbero seguite durante la giornata, ma ben annaffiato da un vero aperitivo, un pirlo strepitoso preparato da Gianni e Paolo, ormai in odore di onorificenze come artisti della miscelazione.

Ospiti del parroco don Paolo i sacerdoti officianti la messa solenne e il sindaco di Bagolino Gianzeno Marca, ha fatto seguito poi un pranzo sociale sobrio ma partecipato, preparato dal volontariato dell'oratorio (Marco, Versilla per allestimento sala e coordinamento; Giovanna, Adalgisa, Anna, Rosaria, Luigina per cucina; Roberta, Valentina, Paolo, Gianni per bar; oltre al giovane Michele tuttofare), e inframmezzato da canti improvvisati e subito raccolti dai coristi, sospinti dalla necessità vitale di recuperare la lunga privazione canora dei due anni di pandemia.

«Nel gruppo c'è molta partecipazione ed entusiasmo – ha commentato la Mª Susanna - I coristi non vedevano l'ora di ricominciare a cantare, ma soprattutto di stare insieme; durante questi due anni abbiamo realizzato qualche canto da remoto, assemblando le voci individuali da casa; qualche incontro sporadico è avvenuto in momenti di allentamento dei contagi, ma sempre con distanziamento e cantando con la mascherina, ma la vita del coro non è questa, soprattutto per il nostro coro, abituato a stare insieme, sia per le prove che per il dopo concerto. Questo è il primo vero inizio della nostra attività; riprendiamo le prove due volte la settimana e cominciamo subito a preparare il programma del concerto che terremo il 23 Luglio nella Chiesa di San Rocco, insieme al Coro Monte Pizzoccolo di Toscolano, e in settembre per le grandi Feste della Madonna di San Luca, rinviate da due anni a causa del covid».

Le parole della Mª Susanna vengono confermate dal clima liberatorio che pervade il gruppo dei coristi; i tre referenti del coro, la presidente Martina Foglio e i due ex presidenti Cristina Foglio e Giovanni Pelizzari sono elettrizzati ed esprimono tutta la loro soddisfazione per il ritorno alla vita associativa che riprende da dove aveva lasciato due anni fa, con lo stesso spirito collaborativo e piacere di stare insieme.

«Questo coro esprime la vera essenza della nostra comunità, la capacità di aggregazione, l'amicizia, l'indole pacifica della nostra gente, l'essenza dei bagòs insomma. Bisogna sempre volare alto, cercare l'equilibrio per superare le difficoltà, e il nostro coro interpreta questo spirito».

Galvanizzati dalla positiva ripresa dell'attività, i coristi rinnovati anche nell'immagine dalle nuove divise fornite da Andrea Niboli della ditta Valsir, fanno così il pieno di canti, per nulla preoccupati di sottoporre le corde vocali ad un superlavoro: dopo tanto riposo adesso è ora di riprendere le vecchie abitudini, e prima di notte non se ne parla di mettere a riposo la voce!

Mentre la fisarmonica di Roberto Bordiga (altro stakanovista della musica, tra chitarra classica, fisa, organo e chissà quali altri strumenti abbordati prima della maggiore età) interviene verso sera a provocare l'ugula dei coristi  (come se ce ne fosse bisogno), il Coro di Bagolino recupera il tempo perduto, ringraziando il Patrono San Giorgio per l'opportunità offerta di organizzare nella sua giornata anche la festa del proprio ritorno al canto.



Torna alla sua normale attività canora e concertistica il Coro di Bagolino, finalmente sollevato dalle norme sanitarie anticovid che ne avevano prima azzerato e poi pesantemente limitato la vita associativa, sia tecnica che relazionale.

Nelle foto di Luciano Saia, alcuni momenti
della celebrazione della messa solenne per la Festa del Patrono San Giorgio a Bagolino:
- Foto di gruppo: Il Coro di Bagolino con il Parroco don Paolo Morbio

- Il Parroco don Paolo Morbio con il Braccio e il Piviale di San Giorgio
- (Dietro l'altare maggiore) Il Coro di Bagolino canta durante la messa solenne
- Il coro di Bagolino canta in libertà durante il pranzo conviviale

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