Torna alla Rocca di Sabbio «Pasqua con l'arte»
di Davide Vedovelli

“Voci artistiche della Valle Sabbia”, con opere di Giovanni Tabarelli e Mimma Savoldi, dal 16 aprile al 26 giugno 2022 in mostra alla Rocca di Sabbio Chiese


A Sabbio Chiese, da 25 anni a questa parte, Pasqua è sinonimo di Arte.
Il Santuario della Madonna della Rocca si appresta ad ospitare una mostra dal titolo “Voci artistiche della Valle Sabbia” con opere di Giovanni Tabarelli e Mimma Savoldi.

Dopo le interruzioni dovute alla pandemia di Covid anche Sabbio Chiese riprende le attività tradizionali che da sempre richiamano nel paese valsabbino visitatori da tutta la provincia.
Complice anche la presenza della fiera con giostre e bancarelle, il clima di festa invaderà le strade di Sabbio Chiese per tutte le festività pasquali portando la popolazione ad animare ogni via del paese con l’immancabile salita alla Rocca per visitare la mostra allestita.

Un particolare che contraddistingue la mostra di quest’anno è la presenza di opere di una delle poche artiste donne valsabbine che hanno raggiunto una notorietà ed un’importanza tale. Si contano davvero sulla punta delle dita le artiste che in Valsabbia sono riuscite a farsi conoscere ed apprezzare e Mimma Savoldi, donna intraprendente ed affascinante, riesce ad imporsi con personalità e carattere che si riflette anche nelle sue opere.

Le sue opere, insieme a quelle di Giovanni Tabarelli, saranno esposte presso il Santuario della Rocca di Sabbio Chiese a partire dal 16 aprile.


- Mimma Savoldi (1937-1980). Nata a Odolo il 3 aprile 1937, visse ad Isorella ed a Lonato. Mimma ha come base un triennio severo all’accademia Cignaroli, poi continua il liceo artistico Montanari di Verona dove si diploma a pieni voti. Alta, elegante nel portamento da indossatrice, anticonvenzionale, dal cuore tenero e generoso, simpatica, estroversa, aveva avuto molti corteggiatori, anche di alto livello sociale, ma le sue due scelte cadevano su chi non le ha risparmiato delusioni e disagi.

Ricomincia a dipingere, apre una sua personale galleria, riprendendo coltivare nuove amicizie artistiche. Da qui inizia una lunga serie di mostre. Era buona, generosa, sapeva perdonare, sempre allegra, o così si dimostrava con tutti, anche se il cuore sanguinava come quello delle sue donne in gramaglia. Dolori e speranze insieme, perché spesso le sue donne doloranti stringono al petto mazzi di fiori o li osservano con tenerezza.

A Vestone compra casa l'abbellisce, la trasforma e la modifica, con il suo gusto raffinato e originale e vi si stabilisce definitivamente con i due figli Pietro e Antonio. Apre uno studio e vive da bohemiènne, lavora molto, Mimma dipinge e vende tanti quadri, i suoi e quelli di pittori valsabbini. Nella sua attività artistica partecipa a numerose mostre tra le quali: Galleria Bettoni, Brescia; Galleria Modi, Bergamo; Galleria Ghelfi, Verona: Galleria La Cornice, Desenzano; Galleria Disciplina, Bedizzole: Galleria La Perla, Vestone; Galleria La Pieve, Idro; Galleria Savoldi, Odolo; Esposizione al Naviglio. Milano; Hotel Cristallo, Sestriere; Galleria Arengo, Brescia; Galleria Il Poliedro, Cremona; Studio d'arte, Lonato: Galleria d'arte Sagittario, Brescia e molte altre ancora. Si avvia purtroppo alla sua fine, il 25 luglio 1980 in un tragico incidente stradale.


- Giovanni Tabarelli (Vobarno 1936 - Gavardo 2016). Nasce a Vobarno, località Degagna. Gli impegni di lavoro del padre portano la famiglia a lasciare il paese d'origine per trasferirsi sulla sponda bresciana del Lago di Garda. Nell'estate del 1957 la sua preparazione artistica è arricchita dal conseguimento del diploma di maturità presso il Liceo artistico-Accademia di belle arti di Venezia. All'aprirsi degli anni Sessanta inizia la ricca e lunga esperienza di illustratore grafico collaborando con la prestigiosa casa editrice «La Scuola». Le felici esperienze espositive degli ultimi lustri proseguono con le personali di Brescia, Vallio Terme, Gardone Riviera e Desenzano del Garda.

Nel 1995 espone a Vestone - in contemporanea con il fratello Massimo (Max) - una serie di opere di varia ispirazione e cronologia nelle quali riaffiora l'eco dell'insegnamento dei due grandi maestri valsabbini dell'età di mezzo del Novecento, Edoardo Togni e Ottorino Garosio.

Con la monografia «Merecòrde» apre, nel 1999, la feconda serie di lavori dedicata al racconto per immagini e testi della sua vallata: contadini, boscaioli, cacciatori, pescatori, maestri nell'arte del ferro sono i protagonisti di tante pagine che evidenziano la vita di sempre, passata e contemporanea. A questo primo impegno editoriale seguono le monografie «Lo spiedo» e «Parole... penser».

Nel 2005, in occasione della mostra antologica dedicata al maestro Ottorino Garosio, è membro del comitato scientifico della rassegna e autore dell'annullo speciale dell'esposizione. Tre anni dopo, è componente del comitato scientifico della mostra organizzata dal Comune di Vestone in onore di Edoardo Togni e, anche in questa occasione, è autore di un saggio critico e dell'annullo speciale. Negli anni successivi prosegue la sua attività di illustratore dedicando il suo estro al volume scritto in onore di San Giovanni Piamarta, a cui figura e opera molto legato. Il 7 gennaio 2016 muore a Gavardo.

La mostra, realizzata con il patrocinio di Comunità Montana di Valle Sabbia, Comune di Odolo e Comune di Vestone, sarà aperta da sabato 16 aprile a domenica 26 giugno 2022 presso il Santuario della Madonna della Rocca, Sabbio Chiese.

Orari: venerdì, sabato, domenica e festivi, dalle ore 14.30 alle ore 18.30.
Info e prenotazioni: 338.1495924 Le visite si svolgeranno nel rispetto delle norme anti Covid-19.

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