Finalmente l’incontro con la zia
Dopo le entusiastiche giornate della GMG a Sidney per Elisa Gorizia arrivato il momento di incontrare la zia Francesca, emigrata tanti anni fa in Australia da Agnosine.

Dopo le entusiastiche giornate della GMG a Sidney per Elisa Gorizia è arrivato il momento di incontrare la zia Francesca, emigrata tanti anni fa in Australia da Agnosine.

Terminata questa splendida giornata ricca di emozioni, per me, non era ancora finita.
Lasciato con nostalgia il gruppo di pellegrini bresciani, raggiunsi l’hotel più vicino all’aeroporto.
Qui iniziava la mia avventura da solitaria e inesperta viaggiatrice: dovevo esaudire quel desiderio nel cuore: conoscere zia Francesca, emigrata nel 1952 nel Queensland, e abbracciare la sua famiglia.

Subito mi dovetti scontrare con la durezza di un proprietario d’albergo che insisteva che non avrei mai raggiunto l’aeroporto perché le strade rimanevano chiuse per il passaggio del Papa.
Niente mi fermò, alle 4 di mattina, con la mia pesante valigia, scesi in strada e fermai il primo taxi.
I mezzi viaggiavano, altro che strade chiuse!

Qui mi resi veramente conto che ero sola, dovevo giocarmi tutte le carte, inglese compreso! Chi c’è con me pensai? Non ero proprio sola, con me c’era una presenza invisibile, silenziosa ma rassicurante: lo Spirito Santo. Subito pensai alle parole recitate dal Santo Padre il giorno precedente: “chiamatelo, invocatelo, non abbiate paura, lui vi aiuterà”. Con una certa intraprendenza mista a insicurezza, presi il volo per Townsville, la città aeroportuale più vicina a Brandon, paese dove risiedono i miei cugini.

Quelle quattro ore di volo passarono velocemente.
Ho impresso nella memoria il momento del mio arrivo: da lontano riconobbi il cugino Frank e la moglie che mi aspettavano. Corsi loro tra le braccia e mi senti dire: “Non mi sembra vero vederti qui” e altrettanto a me pareva irreale incontrarli.
Quello stesso pomeriggio ebbi l’eccezionale fortuna di conoscere la cara zia Francesca Comelli, presso la Casa di Riposo che attualmente la ospita.

Accompagnata da un figlio e da un nipote arrivai davanti alla schiera di casette azzurre e verdi che ospitano gli anziani.
Fuori dalla porta una targhetta indicava il nome “Mrs F. Gorizia”.
Bussammo e una voce schietta e chiara rispose: “Open, please” (aprite, prego).
Mi trovai davanti una donnina di 87 anni con un gran sorriso sulle labbra.
L’abbraccio fu istintivo e immediato, la gioia indescrivibile.
Quella zia che avevo cercato di immaginare, scoprire nei vecchi album di famiglia o nel ricordo di chi l’aveva conosciuta, era lì accano a me. Le nostre voci diventarono le protagoniste del momento.
Iniziò a raccontarmi la sua storia: “Eravamo una famiglia di 7 persone, i genitori e 5 figli: io Francesca poi Giuseppa, Silvia, suor Agnese e Amilcare.”

Elisa Gorizia
0915sidney7.jpg 0915sidney7.jpg