Ciao don Bepi, buono e mite
di Gianpaolo Capelli

Inizio doloroso e triste in val del Chiese in questi primi giorni dell'anno, diversi lutti hanno colpito le comunità nei suoi paesi, tanti dei quali improvvisi e inaspettati
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A quello tragico della scomparsa della giovane mamma di Roncone di 41 anni, che lascia due figlie in tenera età, è arrivata anche quella della scomparsa di don Giuseppe Beber, amato parroco di Condino dal 1988 al 2004.
Si sapeva che don Giuseppe da poco più di un mese aveva lasciato le sue comunità della val Di Cembra per motivi di salute, ora ospite della Casa del clero di Trento.

Ci eravamo sentiti telefonicamente per lo scambio degli auguri natalizi.

Lui come suo fare, gentile e riconoscente per la chiamata, chiedendo prima come andava in valle, mi diceva che con rincrescimento aveva lasciato i suoi fedeli per un tumore che lo aveva colpito e che era in cura da tempo.
Nessuno pensava che quel “servo buono e fedele”, che era rimasto tra la sua gente a fare il suo dovere di sacerdote nonostante la malattia, avrebbe visto solo i primi giorni del 2022.

Don Giuseppe, classe 1942, nasce a Pergine 79 anni fa, dopo gli studi nel seminario di Trento, viene ordinato sacerdote nel 1967.
Il suo primo incarico lo vede vicario parrocchiale dal  1967 al  1969 a Fondo in val di Non.
Da qui la sua scelta missionaria come sacerdote “Fidei Donum” della diocesi.
Don Giuseppe, sacerdote della chiesa Trentina, come altri confratelli parte per il Brasile dove rimane per 10 anni.
Erano i tempi che il clero trentino abbondava di vocazioni e sacerdoti ed il vescovo concedeva il permesso a quelli che volevano partire come missionari.

Alcuni sono rimasti per dedicarsi ai più poveri e bisognosi, alcuni anni altri per tutta la vita, come don Gino Zocchi di Storo partito negli anni 70 con don Walter Collini di Pinzolo ed il compianto don Renato Cassoni di Bezzecca, in Brasile tuttora. A don Gino la settimana scorsa è scomparsa la mamma Fiore, che aveva compiuto 100 anni a maggio.

Don Giuseppe al suo rientro in Italia, è impegnato sempre come vicario parrocchiale a Bolzano nella parrocchia di San Giovanni Bosco dal 1978 al 1980.
Ritorna in Trentino nel 1980, quando viene nominato parroco in val di Gresta. Gli sono affidati i due paesi all'inizio della valle: San Felice e Pannone, dove lo ricordano ancora con affetto.

Il suo arrivo a Condino in val del Chiese avviene nel 1998 e gli viene affidato anche il paese vicino, Brione.
Condino è la sede del decanato e don Giuseppe ne assume l'incarico.
Il suo sarà un incaricato collaborativo e sempre alla pari con i  confratelli sacerdoti della valle, mai prevaricante.

Nel 2004 gli avvicendamenti parrocchiali e per le scelte della curia trentina, vedono arrivare a Storo l'arciprete don Renato Tomio a sostituire don Michele Balestra, anche lui a suo tempo missionario, e a Condino don Francesco Scarin a sostituire don Giuseppe.
Don Giuseppe e don Michele insieme vengono nominati parroci di Brentonico e paesi limitrofi.
Vi rimangono fino al 2010, dove poi sempre insieme sono trasferiti in val Di Cembra a Verla di Giovo dove, dopo la scomparsa di don Michele nel febbraio del 2018, don Giuseppe rimane da solo fino al dicembre scorso.

Gli anni della convivenza sacerdotale di don Giuseppe e don Michele sono stati vissuti in fraterna amicizia, in piena sintonia di intenti e apostolato verso le comunità a loro affidate.
Se venivano in valle, sempre insieme andavano a trovare gli ammalati e i fedeli di un tempo dei due paesi.

Ecco il ricordo dell'amministrazione comunale di Borgo Chiese:


“Si è spento don Giuseppe Beber, apprezzato ex parroco di Condino e Brione.
L'amministrazione comunale desidera ricordarne la grande umiltà, la bontà, la generosità, e la vicinanza ai più deboli.
Grazie don Giuseppe per quello che ci hai dato e insegnato”

Questo breve comunicato racchiude quello che è stato don Giuseppe per la sua gente di Condino e di Brione, ma testimonia la sua vita sacerdotale ovunque egli ha svolto il suo ministero.

La mitezza faceva parte prima dell'uomo e poi del sacerdote don Giuseppe.
La citazione di una delle “Beatitudini”,  ne conferma la veridicità
“Beati i miti, perchè erediteranno la terra”
Tu don Giuseppe oltre che lasciare sulla terra la tua testimonianza di carità verso tutti, con il tuo fare quotidiano silenzioso, ma fattivo, hai ereditato di certo il paradiso.

Credo di interpretare il pensiero della tua gente di Condino dedicandoti nel tuo ricordo la canzone “La Vergine degli Angeli”, cantata nella tua chiesa, davanti alla tua Madonna Assunta in Cielo, dove hai celebrato e pregato con la tua gente nei momenti di gioia ma anche di dolore, condividendo tutto con i tuoi fedeli.

Ciao “don Bepi” riposa in pace.
Sarà ricordato con i suoi fedeli anche dal nuovo parroco di Condino don Luigi Mezzi.
Il suo funerale sarà celebrato mercoledì 19 gennaio alle ore 14.30 nella chiesa parrocchiale di Pergine Valsugana.

Gianpaolo Capelli


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