Lettera aperta al mio Parroco NO VAX
di Lettera firmata

Mai avrei pensato di scrivere un lettera pubblica ad un Parroco


Da alcuni giorni, casualmente, sono venuto a conoscenza che lei, guida spirituale cristiana del mio paese è un No Vax, convinto.
Al primo impatto non volevo crederci, ho comunque dovuto ricredermi quando, durante un nostro colloquio, lei stesso mi ha confermato la propria scelta affermando che gli attuali vaccini hanno come base cellule provenienti da feti morti.

Questa affermazione è supportata dalla ricerca scientifica? La cosa è vera?
Dalle mie ricerche non risulta tutto ciò.
Non voglio addentrarmi nei meandri della scienza, in quanto non ho preparazione né tantomeno competenza a riguardo.

Però tenga sempre presente un principio: “la libertà di una persona finisce dove inizia la libertà dell’altra”, quindi lei è libero di fare la sua scelta, ma nello stesso tempo, si ricordi, che con il suo comportamento può danneggiare altre persone.

Mi risulta che quando una persona viene ordinata sacerdote, pronuncia una totale promessa di obbedienza al vescovo ed ai suoi successori, nel nostro caso, nonostante le pressioni fatte da parte della gerarchia cattolica bresciana, compreso il vertice, lei sta dando un brutto esempio ai suoi fedeli e non.

Vorrei farle inoltre notare che in terapia intensiva, oltre il 70% di ricoverati è “No Vax” (tra questi alcuni miei compaesani) creando situazioni critiche per molti ammalati con gravi patologie, i quali non vengono operati perché poi non possono usufruire delle terapie intensive, intasate da chi non crede nei vaccini.

Voglio ricordarle, quante volte Papa Francesco con viso “truce” e molto preoccupato, ha detto “VACCINATEVI”.
Che decisione intende prendere la C.E.I. o l’Episcopato lombardo nei confronti del personale ecclesiastico che si professa “No Vax”?
Avrà il coraggio di confermare le stesse misure del Governo italiano nell’ultimo decreto riguardante i cinquantenni?
Chi lavora al contatto del pubblico e non è vaccinato, va a casa senza stipendio!

Ora sta a Lei prendere la più “saggia” delle decisioni, per non far perdere ulteriore credibilità alla Chiesa ed ai suoi parrocchiani.
Cordialmente

Lettera firmata


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