Chi portiamo nel cuore non morirà mai
di red.

Nonna Oliva Bazzani se n’è andata il giorno di Santo Stefano. Aveva 97 anni. Questo mercoledì le sue ceneri verranno accompagnate al cimitero di Villanuova. Così vogliono salutarla le amiche del corso di cucito e le nipoti



Oliva fino a qualche anno fa arrivava in bicicletta, a volte con l’ombrello, se pioveva, sempre puntuale e sorridente.
Oliva al “Per-corso” di cucito veniva proprio volentieri, passava due ore a lavorare in compagnia, le sue dita maneggiavano con sicurezza ferri, uncinetto, lana e cotone ed eseguiva lavori stupefacenti senza aver bisogno di consultare spiegazioni su riviste: aveva tutto in mente.

Raccontava della sua non facile infanzia
: “Camminavo sempre a piedi nudi, le scarpe le mettevo solo per andare a scuola, al ritorno aiutavo nel campo e governavo gli animali” diceva.
Per un lungo periodo aveva lavorato al cotonificio C.B.O. La perdita prematura del marito le strappava ancora una lacrima. Era piena di interessi, acuta e ironica nell’osservare il modo di vivere e il mondo, che era drasticamente cambiato nel corso di quasi un secolo.

Mi raccomando, quando sarò morta venite a trovarmi, così mio figlio vi consegnerà una gallinella in mio ricordo” ci diceva spesso. Da anni aveva preparato all’uncinetto delle bellissime presine per la cucina a forma di gallina con il cotone bianco: desiderava che tutte le sue amiche ne avessero una.

Era la nostra “mascotte”, eravamo fiere della sua presenza nel gruppo, volevamo festeggiare insieme i suoi 100 anni.
Sei ancora vicino a noi durante quelle due ore settimanali: con le tue mani veloci e sicure prepari centrini all’uncinetto, tovaglie ricamate, golfini e mantelle colorate, ci insegni nuovi punti di maglia e ci convinci ancora a disfare il lavoro quando sbagliamo! La tua amicizia è stata per noi un dono prezioso.

Le amiche del corso di cucito

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Cara nonna Oliva,
siamo sicure che in questo momento avrai varcato la soglia della tua nuova vita, armata del tuo sorriso migliore e della tua forza, quella forza che ti contraddistingueva da sempre, a volte irritante ma tanto potente.

Sei sempre stata una roccia a volte ruvida e spigolosa al primo impatto, ma poi liscia e morbida, sei stata una nonna sprint, sempre pronta a giocare, scherzare, cantare e ballare.
Ci hai insegnato a non aspettare la vita ma ad attraversarla, camminando con la testa rivolta verso il sole con costanza, a tenere fede ai nostri pensieri e valori, ad accettare gli errori, le cadute, le delusioni con gratitudine.

Non è facile scrivere in questo momento perchè le emozioni e i pensieri sono tutti un’ingarbugliatura come quando si prendono le matasse di cotone e si inizia a fare l'uncinetto, un intreccio di fili emotivi, inestricabili che poi con il tempo e l’elaborazione prenderanno forma in ricordi, insegnamenti e guida della nostra vita perché quando c’è appartenenza, ovunque si è non c’è separazione.

Ti scriviamo queste righe utilizzando la metafora del tuo adorato uncinetto perchè è una  forma d'arte versatile, il lavoro cambia e muta continuamente e si adatta alle esigenze un po' come è stata la tua vita, dove agli eventi normativi e a quelli paranormativi ti sei adattata e li hai affrontati con grinta e coraggio. Sei stata il nostro uncinetto perché ci hai preso per mano e come guidavi il filo delle tue lavorazioni hai guidato con la tua presenza la nostra crescita, iniziando dai punti base per passare poi a quelli più complessi.

Ora il filo della tua presenza non è più visibile e tangibile, ma è un filo trasparente che lega anima e cuore per sempre.

Buona vita nuova
Francesca-Erika-Rachele


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