Il Chiese chiama, il Garda riponde
di Serena Uberti

Molto partecipata l'assemblea tenuta giovedì sera da Tavolo Ambiente Garda (collettivo di associazioni bresciane, valsabbine e gardesane) per informare la cittadinanza rispetto al progetto dei depuratori delle acque benancensi a Gavardo e Montichiari

 
Dopo una breve cronistoria della nascita dell'attuale progetto, presentata da Alessandro Scattolo del Presidio 9 agosto, Emilio Comini, in GardaUno proprio negli anni in cui è stata realizzato l'attuale sistema di collettazione delle acque, ha documentato, dati della stessa Acque Bresciane alla mano, lo stato di salute - ottima - della conduttura sublacuale.

Aurelio Nastuzzo, degli Amici del Garda ha poi parlato del Garda come sistema grande ma fragile, sfruttato oggi per l'irrigazione agricola e di grande interesse domani come bacino d'acqua potabile.

Quello che è risultato evidente durante la serata è che le opere proposte non rispondono ad alcuna necessità del Garda: Peschiera funziona ancora e funzionerebbe meglio con i giusti accorgimenti di rispetto del livello delle acque, con le necessarie opere di separazione di acque bianche e acque nere e con la risoluzione del problema degli scarichi abusivi.

Chiaramente l'attuale depuratore va potenziato con nuove tecnologie in preparazione delle necessità future, ma questo sarebbe fattibile a un decimo dei costi dei due depuratori programmati e senza dover andare ad occupare alcun nuovo spazio.

Il Chiese chiama e il Garda risponde, ma il problema non è solo non andare ad invadere un bacino idrico estraneo a quello Benacense, è che lo si sta facendo senza reale bisogno, con i soldi dei cittadini, che per anni vedranno distribuiti sulle proprie bollette di Acque Bresciane i costi di realizzazione e mantenimento di due nuovi impianti inutili.

Le opere necessarie al Lago sono
quelle più puntuali di cura delle strutture esistenti e di interventi locali: adesso è il Garda che chiama, i gardesani risponderanno?

Speriamo non solo quando le strade locali saranno bloccate per i lavori.
Intanto il prossimo appuntamento è con la mobilitazione di sabato mattina a Moniga, alle 9.30 fuori dal Garda Lake Resort, in occasione del convegno sul PNRR, per far sentire la presenza vigile della cittadinanza attiva.

211210_salo2.jpg 211210_salo2.jpg 211210_salo2.jpg