Il fenomeno delle baby gang
di Diop Adji

Ti hanno mai detto che non sai vedere ciò che accade intorno a te? Non ti preoccupare ci sono io in tuo soccorso; io ti informerò sui fenomeni attuali che colpiscono la nostra società


Con la parola baby gang si fa riferimento al fenomeno di microcriminalità che nasce e si diffonde in contesti urbani.
Non tutti gli episodi di violenza compiuti da giovani sono associabili al fenomeno delle baby gang, le quali hanno una sfumatura differente rispetto al bullismo.

Dai dati demografici emerge che l’appartenente ad una baby gang ha tra i 7 e i 14 anni ed è quasi sempre maschio, ma il fenomeno sta aumentando anche tra le femmine, prendendo di mira persone più deboli.
Questi gruppi nascono più facilmente in contesti di vita critici, ma negli ultimi anni si possono trovare anche nelle città dove “si vive bene.”

L'ambiente che circonda questi soggetti può influenzare il loro modo di vivere, di pensare e di assumere comportamenti devianti: per esempio, nelle serie TV, il messaggio spesso è “i cattivi la fanno franca”, invece, dovrebbe essere “il bene regna sul male”.

Anche i genitori possono essere causa di questi comportamenti se troppo protettivi nei confronti del minore, che si sentirà in dovere di ribellarsi per sentirsi “libero”.
Dopo il lockdown questi gruppi sono aumentati a macchia d’olio, a causa della mancanza delle strutture dove i giovani passavano interi pomeriggi (dopo scuola, attività sportive...), assumendo comportamenti non adeguati alla loro età.

I criminologi distinguono tre insiemi di sottoculture giovanili:
● Le sottoculture criminali sono organizzate per provvedere al raggiungimento di fini di tipo materiale e quindi rapine.
● Le sottoculture conflittuali sono di protesta e di ribellione.
● Le sottoculture astensioniste commettono reati per procurarsi sostanze stupefacenti.

Il ruolo determinante è compiuto dai genitori, che devono provvedere ad educare i figli.
La scuola invece dovrebbe promuovere attività extra scolastiche, percorsi di educazione al rispetto dell’altro e contro la violenza in generale, ma anche attività di socializzazione come sport e doposcuola.

A presto con il prossimo fenomeno attuale da analizzare insieme.

Diop Adji 1B servizi socio sanitari

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