Sabbio Chiese ieri e oggi
In occasione della giornata del 26 agosto, che Sabbio Chiese ha dedicato alla Memoria e agli ospiti giunti dalla cittadina tedesca di Kassel, il prof. Alfredo Bonomi ha predisposto un breve scritto che proponiamo volentieri ai lettori.

In occasione della giornata del 26 agosto, che Sabbio Chiese ha dedicato alla Memoria e agli ospiti giunti dalla cittadina tedesca di Kassel, il prof. Alfredo Bonomi, uomo di cultura e di scuola, ha predisposto e fatto distribuire un breve scritto che “inquadra” la società valsabbina e quella sabbiense in particolare.
E’ scritto col ritmo del discorso in pubblico, fatto dunque di frasi brevi, concetti chiari e diretti. Lo proponiamo volentieri ai lettori.

INCONTRO DI AMICIZIA CON LA CITTA' DI KASSEL - SABBIO CHIESE, 26 AGOST0 2008

Illustri ospiti, con brevi parole cercherò di tratteggiare la storia e la realtà attuale del paese che vi accoglie oggi con tanta gioia. Sabbio Chiese è al centro della Valle Sabbia.
Questa valle è stata una delle antiche vie che hanno collegato la Pianura Padana con le terre tedesche.
In essa sono transitate le legioni degli imperatori romani, l'esercito di Carlo Magno e di altri imperatori del Sacro Romano Impero. Hanno però visto passare anche uomini del commercio e della fede.
Probabilmente qualche dotto monaco del monastero di Fulda, fondato da S. Bonifacio, uno dei fari della cultura europea, ha visto le montagne della nostra valle mentre si recava nei grandi monasteri italiani per scambi di cultura e di fede.

E' stata la nostra una zona di passaggio e quindi anche di scambi economici, culturali ed artistici.
Certamente molto spesso è stata anche una via del dolore per il transito degli eserciti nelle innumerevoli guerre che hanno sconvolto l'Europa. II dolore più recente è legato al terribile conflitto della seconda guerra mondiale ed alle sue conseguenze.
In sintesi si può dire che la Valle Sabbia, via parallela alla Valle dell'Adige, è stata un corridoio umano tra l'Italia e la Germania. Sabbio Chiese ha dato il nome a questa valle per la sua felice posizione, perché qui la valle si allarga e si abbraccia meglio nel suo insieme.
E' un paese dove la storia vive ancora nelle sue chiese in stile romanico –rinascimentale, che comunicano un passato decoroso e denso di sollecitazioni artistiche e culturali. La storia del paese è storia dell'ingegno umano.
Quando, alla fine del 1400, a Venezia si diffuse in modo massiccio l'arte di «stampare libri», facendo del centro lagunare la capitale europea dell'editoria, molti giovani intraprendenti di Sabbio si portarono nella magnifica città, diventando stampatori.

Il nome di Sabbio è legato a quest'arte che oggi si potrebbe chiamare artigianale di qualità perché presupponeva la capacità di leggere, l'intraprendenza delle relazioni con molti parti d'Europa e la curiosità culturale.
Ancora oggi sono ricercatissimi i libri stampati dai Da Sabbio, cioè dagli stampatori che qui hanno avuto le loro radici e che hanno portato la loro arte in molte città d'Italia.
Guardando a questo passato, florido di iniziative e di ingegni, non si temono le difficoltà del futuro. Ma anche in altri periodi storici il nostro paese si è inserito a pieno titolo nelle vicende più vaste europee.
Durante il 1800, quando a fatica gli Italiani sopportavano il dominio austriaco, qui gli studenti e gli insegnanti di un collegio privato, l'Istituto di Educazione, progettarono sommosse contro la presenza austriaca.
Qui dimorava quel Silvio Moretti, morto nella prigione della Spielberg in Moravia il 21 agosto 1832, indomito nella sua resistenza antiaustriaca.
Qui si soffrì dopo l'8 settembre del 1943 e le tristi vicende degli ultimi anni della guerra.

Ma la storia corre con le azioni degli uomini che mutano nel tempo.
Oggi la Valle Sabbia e Sabbio Chiese sono un comprensorio economicamente dinamico. L'attitudine di questa gente a lavorare il ferro è antichissima e si spiega così la presenza di complessi siderurgici a portata europea.
La produzione di maniglie e di altri oggetti in ottone è un altro campo dove i valsabbini misurano la loro attitudine al lavoro sfidando il futuro con inventiva ed ingegno.
La lavorazione della plastica ha caratterizzato la realtà produttiva della Valle per molti anni. Una grande azienda occupa vertici mondiali nella produzione dell'alluminio.
E' il nostro un popolo tenace e pacifico, legato ad antichi valori come l'amore per il lavoro ed alla parola data, la solidarietà.

La nostra è gente di poche parole ma densa di fatti. Parlando di solidarietà non si può tacere il fatto sorprendente della ricchezza associativa nel nostro paese.
Sabbio Chiese è una comunità dove il volontariato che nasce dal cuore degli uomini è un motore fondamentale. Come avete già avuto modo di vedere le associazioni sono tante e non è un caso che proprio qui abbia sede per tutta la Valle Sabbia l'Associazione Nazionale ex Internati che ricorda momenti di intenso dolore e che è un monito affinchè lo spirito di guerra si trasformi nelle nuove generazioni in spirito di pace, in una dimensione solidale verso i popoli diversi nel rispetto della dignità dell'uomo che è uguale in orizzonti e geografie diverse.

La Valle Sabbia, via antica, che ha conosciuto i cammini del dolore, con questo incontro vuole contribuire a costruire i cammini della speranza e dell'integrazione dei popoli.
Così le vie che portano dall'Italia alla Germania e viceversa, nella memoria delle migliaia di morti che hanno testimoniato il loro amore di patria, devono diventare vie di civiltà e di cultura.
I grandi italiani come Dante, Leonardo, Michelangelo, Raffaello, i grandi tedeschi, in primo luogo l'eccelso Goethe, che della cultura della classicità hanno fatto il campo preferito dei loro studi, ci indicano la strada da percorrere che è quella dell'esaltazione della comune civiltà europea.

E' quella europea una civiltà che, pur nel mosaico delle diversità, invita ad una unità resa ancora più ricca dal concorrere delle peculiarità delle civiltà nazionali e locali che hanno scritto pagine eccelse nella storia dell'umanità.
I giovani di oggi sono incamminati per diventare cittadini di valori dell'Europa attraverso esperienze concrete di integrazione e di scambi umani e culturali che rendono più fraterna anche l'economia.
Ecco, il senso dell'incontro odierno in questa realtà di Sabbio, una comunità piccola ma dove la storia ha lasciato segni tangibili e nobili, è quello del cammino della speranza e della solidarietà fra i popoli.

E' proprio vera la frase che ho letto: «se le pietre (dei cimiteri dei caduti delle due guerre mondiali) potessero parlare... ci parlerebbero di migliaia di destini».
Noi possiamo aggiungere questa conclusione: recuperiamo questi destini in una civiltà di pace e di fratellanza, nel rispetto delle identità culturali ed umane perché quei caduti non siano morti invano mentre invocavano il nome della loro patria.

Alfredo Bonomi

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