Un'accoglienza «smart» per i nuovi alunni
di Cesare Fumana

Nell’ambito del progetto “Smart School” è stato promosso un progetto di accoglienza per gli alunni delle classi prime dell’Istituto Perlasca


Dopo un anno scolastico, il 2020-21, nel quale l’attività scolastica ha risentito molto (causa Covid) della mancata continuità delle lezioni, di un susseguirsi di sospensioni degli incontri in presenza, oltre che del mancato rapporto tra pari e dell’assenza dei contatti umani e affettivi, la partenza dell’anno scolastico 2021-22 ha assunto un significato del tutto particolare.

Ciò soprattutto per gli studenti che hanno affrontato il passaggio da un ordine di istruzione all’altro (es. dalla secondaria di 1° a quella di 2° grado), con l’ingresso nella nuova scuola che è stato segnato da nuovi e vecchi timori e da molte aspettative delle stesse famiglie.

Anche per questo il progetto Smart School ha rivolto una parte del proprio impegno per strutturare dei momenti di accoglienza che fossero in grado di creare un clima positivo tra insegnanti e studenti e di favorire partecipazione attiva, condivisione e confronto. L’azione progettuale, coordinata dalla Cooperativa sociale Area Onlus, è andata a rafforzare ulteriormente l’accoglienza già pensata e realizzata dall’Istituto Perlasca nelle sedi di Vobarno e Idro.

Sono stati proposti due incontri dalla durata di due ore ciascuno che si sono svolti all’interno delle classi prime. Essi sono stati dedicati al pensare insieme, al confronto e alla condivisione tramite attività individuali alternate ad attività di gruppo, sperimentazione di giochi, simulazioni.

Il terzo incontro, della durata di 4 ore circa, si è svolto all’aperto, nei boschi limitrofi alle scuole ed è stato condotto da una guida alpina esperta e dall’operatore di progetto. Le attività sono state rivolte alla conoscenza delle proprie attitudini e del modo di affrontare le difficoltà.

I questionari raccolti alla fine del percorso di accoglienza hanno confermato la percezione positiva dell’efficacia delle attività proposte da parte dei nuovi alunni, in termini di miglioramento della conoscenza reciproca all’interno della classe e della disponibilità a socializzare e ad apprendere; riflessione sul proprio rapporto con la scuola e favorire un confronto su esperienze ed aspirazioni; educazione a comportamenti consapevoli e responsabili in ambito scolastico/DaD ed extrascolastico.

Per gli stessi insegnanti le attività di accoglienza si sono rivelate dei momenti di osservazione privilegiati dei comportamenti degli studenti, utili per progettare il proprio lavoro in classe.

Le attività di Smart School proseguiranno nei prossimi mesi con attenzione agli obiettivi fondamentali di contrasto alla povertà educativa e di promozione di una comunità educante. Ricordiamo che “Smart School” è un progetto avviato da Fondazione Comunità Brescia e dall’impresa sociale Con i bambini, sostenuto da un partenariato comprendente 41 soggetti pubblici e di privato sociale (capofila Il Calabrone Società cooperativa sociale Onlus) appartenenti, oltre che alla Valle Sabbia, alla Bassa Bresciana Centrale e alla Valle Trompia.
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