Si fa presto a dire Avis
di Marisa Viviani

L'AVIS di Bagolino ha festeggiato nei giorni scorsi il 40° della sua fondazione, anniversario comunque riferito al 2020, l'anno della massima emergenza Covid in cui ogni celebrazione era stata obbligatoriamente sospesa



L'AVIS di Bagolino ha festeggiato nei giorni scorsi il 40° della sua fondazione, anniversario comunque riferito al 2020, l'anno della massima emergenza Covid in cui ogni celebrazione era stata obbligatoriamente sospesa

Pur in tono minore per la situazione sanitaria ancora incerta, la ricorrenza è stata ricordata con una messa, celebrata da don Paolo Morbio, un rinfresco presso l'oratorio parrocchiale, e la cena sociale di rito, riservata ai soci, donatori, medici e collaboratori, durante la quale sono stati assegnati i diplomi di merito ed effettuate 30 premiazioni, tra cui tre medaglie tra le più prestigiose, d'oro, d'oro con rubino e d'oro con smeraldo.

L'assegnazione delle medaglie, come riconoscimento del gesto di solidarietà umana verso le persone bisognose di cura, per il donatore di sangue rappresenta un ambito segno della continuità del proprio impegno in favore degli altri.

L'attribuzione delle medaglie è regolamentata dallo Statuto Nazionale dell'AVIS; un tempo venivano assegnate in base al numero di donazioni effettuate dal socio, attualmente viene considerato anche il numero di anni di partecipazione alla vita dell'associazione attraverso le donazioni. Tale riconoscimento è riservato soltanto ai donatori di sangue, che possono effettuare un massimo di quattro donazioni all'anno per gli uomini, e due per le donne.

Queste brevi note inducono già a intuire la complessità dell'atto di donazione di sangue e dell'apparato tecnico-scientifico e organizzativo che lo consente. Per saperne di più abbiamo parlato con la Presidente dell'AVIS di Bagolino, Elisa Melzani, in carica dal 2016 e al secondo mandato (a norma dello Statuto Nazionale la carica è quadriennale, rinnovabile per due soli mandati).

Anche durante la pandemia l'attività dell'AVIS è proseguita su tutto il territorio nazionale, e anche l'Unità di Raccolta (UdR) di Bagolino ha fatto la sua parte, pur con delle limitazioni del servizio dovute alle norme sanitarie anticovid e a vari problemi logistici. -

Abbiamo così appreso che a Bagolino è in funzione un centro di raccolta sangue piccolo ma funzionale e ben organizzato, che vanta 231 donatori (157 uomini e 74 donne) e 20 collaboratori (i dati sono riferiti all'anno societario 2020), che nell'anno nero del covid ha effettuato 300 donazioni (contro la media standard di oltre 400).

La collocazione geografica del paese, infatti, distante dal centro di raccolta provinciale, comporta un inizio dell'attività di donazione verso le ore 8.30 quando arriva l'équipe tecnico sanitaria da Brescia con il personale e la strumentazione, e la cessazione delle donazioni nell'arco di circa 4 ore per poter poi conferire il sangue per tempo nella sede centrale.

I nostri locali non sono molto grandi e le regole di distanziamento hanno comportato una riduzione delle presenze contemporanee dei donatori sia alle poltrone di prelievo che in sala di controllo dopo il prelievo; le disposizioni sanitarie inoltre avevano stabilito il numero massimo di donazioni in 50 inizialmente, passati poi a 60 e a 75 nel corso del 2020. Tutto questo ha comportato che si facessero delle rotazioni tra i donatori, che per questi motivi non potevano sempre partecipare in tutte le giornate di donazione. Lo stesso ristoro previsto per i donatori dopo il prelievo, vario in quantità e qualità come da nostra tradizione, è stato sostituito da un sacchetto monodose in rispetto alle norme anticovid. -

Il colloquio con la Presidente Elisa Melzani arricchisce con molti particolari la conoscenza di questa benemerita associazione, la cui gestione comporta un'organizzazione attenta e puntuale.

L'AVIS di Bagolino mette a disposizione la sede attrezzata per le donazioni, i collaboratori, i soci donatori, due medici che effettuano le visite preliminari; l'AVIS provinciale fornisce l'équipe medico-infermieristica, i tecnici di segreteria, la strumentazione per i prelievi, e anche il servizio di sanificazione dei locali e delle strutture.

Le giornate di donazione sono quattro all'anno, nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre. La sede di Bagolino è utilizzata anche dall'AVIS di Storo, che conferisce quindi a Brescia e non a Trento il sangue delle donazioni.

Fondata nel 1980, l'AVIS di Bagolino ha visto succedersi nella carica di presidente Elia Bordiga, Cristian Fusi e attualmente Elisa Melzani; il dott. Daris Begliuti è stato per molti anni il direttore sanitario, sostituito poi nella direzione dalla dott.ssa Valeria Muffolini, coadiuvata dal dott. Gabriele Nicolini.

Il consiglio direttivo è composto da 21 consiglieri, tutti partecipanti alla vita dell'associazione, secondo lo spirito di collaborazione attiva che caratterizza il mondo del volontariato in questo paese.

Una caratteristica interessante dell'AVIS di Bagolino è la presenza di molti giovani, sia tra i donatori che tra i collaboratori, e anche nello stesso consiglio che ha un'età media più bassa rispetto ad altre realtà provinciali. Altro particolare di rilievo è l'acquisizione di 14 nuovi donatori di varie età, nonostante il periodo della pandemia.

Ma come si diventa donatori di sangue?

Innanzitutto bisogna essere maggiorenni, poi dai 18 anni ai 70 si può donare, con qualche approfondimento medico aggiuntivo dai 60 anni. Sì, perché i donatori vengono controllati scrupolosamente attraverso visite mediche e analisi del sangue, a garanzia della sanità del sangue prelevato e della salute del donatore.

Naturalmente il donatore deve avere uno stile di vita senza comportamenti a rischio che possano compromettere la salute propria e quella di chi riceve il sangue; sul sito dell'AVIS si possono trovare tutte le informazioni utili, o direttamente presso la sede per un colloquio diretto.

Si fa presto a dire AVIS, se non si sa quanto lavoro e impegno regge questa associazione meritoria, la cui attività salvaguarda la nostra salute. Grazie quindi a tutti i volontari e ai donatori in primis, per un servizio sociale che salva la vita ed è a disposizione di tutti.

Nelle foto, di Luciano Saia, foto di gruppo alla messa del 40° di fondazione dell'AVIS di Bagolino e la sede dell'AVIS con la sala prelievi


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