La storia non ci ha insegnato nulla?
di Martina Cattane

Possibile che al giorno d’oggi esistano ancora movimenti neofascisti e neonazisti?


L’idea di scrivere questo articolo mi è venuta mentre stavo passeggiando nel parco di Crone con una mia amica e, su una panchina, ho notato frasi volgari e discriminatorie e delle svastiche disegnate.

Mi piacerebbe poter credere che siano state rappresentate per augurare la buona fortuna, come si faceva nell’antichità, ma, nonostante sia ancora un simbolo sacro in alcune religioni (come l’induismo), la svastica ha mutato il suo significato già da molto tempo, diventando l’icona più riconoscibile della propaganda nazista e indicando la “purezza della razza ariana”.

Non voglio riportare qui quanto si trovava scritto in prossimità di questi disegni, dico soltanto che una di quelle frasi ricordava particolarmente ciò che purtroppo è accaduto nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.

La cosa secondo me più preoccupante è che a questi movimenti aderiscano soprattutto giovani, ragazzi che hanno studiato questi avvenimenti a scuola, che dovrebbero sapere come sono andate veramente le cose, che conoscono le atrocità che sono state compiute, eppure venerano Mussolini, Hitler e tanti altri come se fossero degli eroi e non dei dittatori che hanno peggiorato la vita di molte persone, quali invece sono stati.

A mio avviso questi gruppi non dovrebbero più nemmeno esistere e invece continuano a proliferare, come testimoniano anche fatti molto recenti. Tutti infatti sappiamo, per esempio, dell’assalto alla Cgil avvenuto a Roma e organizzato da parte di forze che si richiamano al fascismo.

In risposta a questo attacco c’è stata una manifestazione antifascista unitaria a Roma, in cui il segretario del sindacato, Maurizio Landini, ha chiesto al governo di “passare all’azione concreta” perché “le forze che si richiamano al fascismo e usano atti violenti devono essere sciolte”.

In piazza era presente anche don Luigi Ciotti, il prete antimafia fondatore di Libera, che ha dichiarato che “la violenza dei fascismi, dei razzismi e dei sovranismi nasce dal veleno di una società disgregata e da una democrazia pallida dove troppi diritti sono parole dette o scritte sulla carta ma non si traducono in concreto”.

Con questo articolo non pretendo che chi coltiva queste idee le cambi, ma spero che almeno ci rifletta un po’ su, esaminando adeguatamente i fatti e il pensiero di questi partiti estremisti.

Martina Cattane 2° Liceo

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