21 Ottobre 2021, 06.43
Idro Vobarno Valsabbia
Eco del Perlasca

Tempo di crisi? Il Perlasca risponde a suon di... PON

di A.A.

Libri di testo regalati, strumenti scientifico-tecnologici messi a disposizione degli studenti, potenziamento della rete in tutti gli spazi dell’Istituto


Il Covid e la sua virulenza in questi ultimi due anni hanno spaventato e disorientato tutti: le istituzioni, che hanno dovuto ricorrere a strategie alternative per non vacillare, il mondo economico che si è trovato nell’occhio del ciclone, ma anche le famiglie, costrette a rivedere il proprio budget e a ricorrere ai risparmi accantonati per far fronte alle spese di prime necessità.  

In questa assurda situazione a soffrirne sono stati anche i ragazzi, soprattutto quelli che vivono  in condizione di svantaggio socio economico.
Chiunque infatti abbia un figlio iscritto alle scuole superiori sa quanto denaro serve per farlo studiare: l’abbonamento dei bus da pagare, i tanti libri da acquistare, i dizionari da corredare, i quaderni e il materiale didattico di vario genere da aggiornare.
Insomma, investire in cultura presuppone un certo budget familiare, mai messo così a rischio come in questo momento storico particolare.  

Se la crisi mina il potere di acquisto delle famiglie, la sfida delle istituzioni è garantire loro un  aiuto vero perché i ragazzi, specialmente i minori, hanno diritto ad essere tutelati anche quando scelgono di continuare gli studi.
E così il Perlasca ha cercato il modo a lui più consono per aiutare le famiglie in difficoltà, andando a cercare in Europa i fondi utili a concretizzare la sua politica di sussidiarietà; scegliendo di partecipare al bando PON-FSE Avviso pubblico Prot. 19146 del 06/07/2020 per il supporto a studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado per libri di testo e kit scolastici, ha dato vita al progetto “Nessuno deve stare indietro” ottenendo un finanziamento di 74.117,64 euro. 

Con questo denaro l’Istituto è riuscito ad aiutare ben 275 famiglie (vale a dire il 23% degli studenti frequentanti) che, rientrate nei requisiti di scelta, hanno potuto ricevere il bonus acquisti libri di testo.
Se si considera che i costi, a secondo della classe  e dell’indirizzo frequentato, possono oscillare  tra i 280 e i 450 euro, il risparmio non è stato di poco conto.  

Il Covid ha dimostrato che il mondo può improvvisamente cambiare e le situazioni divenire problematiche; le istituzioni educative cercano di agire, innovando gli strumenti a disposizione, poiché le competenze ora richieste si chiamano “STEM” (Science, Technology, Engineering and Mathematics) ovvero abilità tecnico-scientifico-matematiche.  

Sono queste le discipline su cui si scommette per dare gli studenti le “chiavi giuste” per affrontare i problemi cercando soluzioni efficaci: scienze, tecnologia, ingegneria e matematica.
I ragazzi devono diventare “atleti del pensiero computazionale” e dovranno allenarsi non solo sui libri, ma anche nei laboratori per la robotica educativa, in quelli di chimica/fisica/scienze, aiutati da calcolatrici grafico-simboliche, stampanti  (anche alimentari) e microscopi digitali.

E se i fondi a disposizione non bastano per acquistare il nuovo materiale, non ci si arrende e si aderisce al bando: AVVISO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE DI SPAZI LABORATORIALI E PER LA DOTAZIONE DI STRUMENTI DIGITALI PER L’APPRENDIMENTO DELLE STEM, con il quale il Perlasca si aggiudica il finanziamento di euro 16.000,00.    

Ma non basta solo la volontà di fare didattica digitale per concretizzarla, così come decidere di impostare il lavoro di segreteria on line per dematerializzarlo; serve una rete  adeguata, senza la quale è ridicolo poter pensare di lavorare con i computer.
Per risultare efficace il sistema di rete deve però poter raggiungere tutti gli spazi didattici e amministrativi a disposizione dell’Istituto, con una velocità di connessione degna di tal nome.

Per fare questo serve altro denaro e il Perlasca non smette di cercare fondi; partecipa al Progetto DAD (Differenti Approcci Didattici), promosso dalla Fondazione Comunità Bresciana, che prevede il potenziamento delle infrastrutture digitali all’interno dell’Istituto e la fornitura di device e connessione.
Grazie a questa opportunità gli studenti hanno ora a disposizione altri 70 tablet per le attività didattiche.

L’azione di potenziamento della rete risulta però particolarmente onerosa, si partecipa allora anche al  PON-FSE Avviso Pubblico Prot. 20480 del 20/07/2021 e con  questo (55.409,86 Euro), più una quota integrativa messa a disposizione dalla Comunità Montana, si potrà procedere all’intera cablatura degli edifici in modalità wired e wireless.  

Tutto ciò a conferma che la Scuola di Valle crede davvero nel suo territorio, condividendone i bisogni con altri enti istituzionale, investe tempo e risorse per  ottemperare al meglio ai suoi doveri, erogando agli studenti iscritti (più  di 1200,  distribuiti tra Idro e Vobarno) un’offerta formativa di qualità.
 



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