L'arcivescovo Lauro Tisi a Storo
di Gianpaolo Capelli

La visita in occasione dei 500 anni dalla consacrazione della chiesa di San Floriano


Il parroco don Andrea Fava, che guida l'Unità Pastorale “Madonna dell'Aiuto”, alle 10 di domenica 10 ottobre ha dato il benvenuto all'Arcivescovo di Trento Lauro Tisi.
Incontro fraterno con il Don, con il sindaco Nicola Zontini, ma anche con la popolazione di Storo, le autorità civili e militari i vari gruppi di volontariato, presenti con i loro labari, tutti si sono stretti attorno all'Arcivescovo Monsignor Lauro presente per la santa messa nella chiesa di San Floriano per ricordare i 500 anni della sua consacrazione:1521-2021.

Avvenimento preparato con cura,
come relaziona la catechista Elisabetta Pellizzari, con una settimana di incontri vari, molto dei quali di preghiera.
Eventi che hanno coinvolto bambini, ragazzi, adulti e anziani della comunità in presenza e a distanza.
Grande partecipazione alla messa del mercoledì scorso alle18 con i bambini e i ragazzi della catechesi.

Sabato sera appuntamento importante nella chiesa di San Floriano per tutta la comunità per l'incontro storica culturale e musicale con l'intervento dell'organista il maestro Saulo Maestranzi e dello storico professore Gianni Poletti di Storo, molto legato al suo paese natale.
I sei interventi del professor Poletti sono stati alternati da composizioni diverse per organo suonate dal maestro Maestranzi.
Egli ha cercato di esaltare nel migliore dei modi le caratteristiche armoniche dell'organo, da poco restaurato, esaltandone i suoi suoni eseguendo composizione che valorizzavano i vari strumenti dello stesso.

Presente per il comune l'assessore alla cultura Mariella Bonomini e Davide Gelmini in rappresentanza del comitato promotore della parrocchia per l'importante anniversario.

Ecco quanto ha rilasciato il Professor Poletti riguardo al suo intervento:


«Ho cercato di raccontare la storia della chiesa di San Floriano in sei tappe.

Nella prima tappa ho parlato di quando la chiesa di San Floriano appare per la prime volta in documenti del 1189: quando 14 uomini e sette famiglie importanti di Storo si riuniscono nella chiesa di San Floriano per spartirsi i beni di Calapino Lodron.

Nella seconda tappa ho affrontato i problemi dell'autonomia della chiesa di San Floriano, che è avvenuta solo a metà del 1400: fino allora non aveva un sacerdote stabile e ora riceve il potere di disporre di un proprio sacerdote fisso.

Nella terza tappa ho raccontato il fattaccio del 1491 quando i giovani di Storo hanno bruciato vivo il loro cappellano e di qui il processo davanti al Principe Vescovo che punisce la comunità con l'interdetto.

Nella quarta tappa ho raccontato, un po’ più a lungo di come la chiesa è stata ricostruita e consacrata nel 1521, ricordando come si sono svolti i lavori e le sospensioni per la guerra tra l'Imperatore e Venezia.

Nella quinta tappa ho raccontato come la chiesa si è trasformata nel 600 e 700, con lo spostamento degli altari e la sostituzione degli stessi da quelli in legno a quelli in marmo con l'abbellimento del presbiterio, l'abbandono delle finestre gotiche con l'apertura di grandi finestroni come ci sono oggi.

Nella sesta tappa mi sono soffermato sui marmi, sulle tele e sulle pale degli altari, concludendo con un accenno alle suppellettili preziose donate dagli emigrati a Venezia.
Si può affermare che la chiesa di San Floriano è un grande museo.»


Messa molto partecipata con molti fedeli che erano anche fuori e potevano seguire la cerimonia sugli schermi di Cedis Tv in diretta, con le riprese di Capelli Videotecnica di Condino.
Saluto di benvenuto all'Arcivescovo a nome della comunità da parte del rappresentante del consiglio pastorale Andrea Bonomini.
Andrea ha ricordato anche l'ottavo anniversario dell'insediamento quale parroco di don Andrea Fava, il 6 ottobre del 2016.
Nel suo discorso ha detto che la memoria del Martire Floriano si venera da 830 anni, molto prima della consacrazione della chiesa avvenuta nel 1521.

I canti del coro parrocchiale sono stati diretti dalla maestra Bruna Cortella, e hanno riempito le navate della chiesa, canti accompagnati dal bravo organista Mimmo Giovanelli.
L'omelia di Monsignor Lauro è stata forte e incisiva, accompagnando la lettura del vangelo alla attualità odierna, soffermandosi su questi tempi che hanno stravolto tutto, diradando a tutti i livelli quella socialità che esisteva prima.

L'Arcivescovo ha ribenedetta la chiesa di San Floriano e una copia del crocifisso che era stato posto inizialmente a San Lorenzo al Colle.
Il crocifisso era stato donato alla chiesetta di San Lorenzo da Lorenzo Scaglia nel 1934, risale al 1500 ed ora è custodito nella parrocchiale.
Come si vede nella foto il crocifisso scolpito dall'artista storese Mario Brugnoni, è stato realizzato molto bene e fa bella figura vicino all'originale.

Alla fine della messa c'è stato saluto del sindaco Nicola Zontini, con parole che i presenti hanno applaudito.
Prima della benedizione finale don Andrea ha letto la lettera di don Renato Tomio che ha fondato l'Unità Pastorale “Madonna dell'Aiuto” e guidato la stessa per nove anni.
Ringraziamenti indistintamente a tutti da parte dell'Arcivescovo e di don Andrea per l'importante anniversario preparato con cura.
 
Gianpaolo Capelli

.in foto: incontro delll'Arcivescovo Lauro Tisi con il sindaco di Storo Nicola Zontini; Interno chiesa San Floriano a Storo; don Andrea Fava e Monsignor Lauro davanti ai due crocifissi, quello originale del 1500 e quello scolpito dall'artista Mario Brugnoni; foto ricordo di gruppo con l'Arcivescovo Lauro.
Tutte fotografie di Gerardo Sai di Storo


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