In ricordo di don Dino Menestrina
di Gianpaolo Capelli

Era il 6 settembre 2001. A Bondone ci si stava preparando alle feste della “Madona de Setember”


Si tratta della Festa della Natività di Beata Vergine Maria, patrona della Chiesa festeggiata l'8 settembre e la Festa del Voto, risalente al 1855, festeggiata il 9 con la storica processione alla chiesetta di Plos.

Il festoso scampanio che da giorni e giorni faceva da colonna sonora alla preparazione delle feste e inondava la valle sottostante, improvvisamente cessò: da Trento era giunta come un fulmine a ciel sereno, la notizia del decesso di don Dino Menestrina, l'amato parroco che da 25 anni guidava le comunità di Bondone e Baitoni.
Le lasciava nei giorni a Lui più cari e più belli, onorare e pregare con la sua gente la Vergine Maria, la Protettrice dei carbonai, ma anche sua protettrice.

Quando alcuni anni prima era stato ricoverato a Verona per un ictus, don Dino aveva dichiarato che, il ritorno tra la sua gente, era dovuto alla bravura dei medici ma anche alle preghiere della sua gente,  invocando la guarigione per il loro “pret”  pregando la Madonna dal “Bambì en bròs”.
Don Dino è deceduto il giorno 6 settembre 2001, dopo breve malattia, nella domenica 9 in cui cadeva la festa del Voto si sono tenuti i suoi funerali.
La processione come sancisce la recita del Voto, cadendo di domenica, era stata spostata al 10.

Andando a scorrere i titoli della stampa di quei giorni si ha una immagine subitanea di quanto don Dino era amato da chi l'aveva conosciuto.
Eccone alcuni: ”Sopramonte: profonda commozione per la perdita del concittadino don Dino; si è spento don Dino lutto a Bondone e Baitoni; una valle in lutto è deceduto in ospedale don Dino Menestrina, il paese piange il prete amico, ciao don Dino; in due mila a Baitoni per i suoi funerali... la salma vegliata tutta la notte; Storo ricorda il suo “capelà”, ha dato tutto se stesso; Sopramonte: un uomo amato da tutti, ...”

Ecco cosa scriveva l'Arcivescovo di Trento Monsignor Luigi Bressan, assente ai suoi funerali per motivi pastorali, alla gente di Bondone e Baitoni: “...nell'attesa di potervi rendere visita, mi unisco alla vostra preghiera di suffragio e mi raccolgo con voi spiritualmente, presente alla tomba di don Dino. Chiedo che dal cielo egli possa continuare a intercedere grazie per noi. Con la mia vicinanza spirituale e l''augurio di abbondanti benedizioni dal Signore su voi tutti, mi confermo: aff.mo Luigi Bressan”.

Don Dino nasce a Sopramonte di Trento nel 1946.
Finiti gli studi teologici viene ordinato sacerdote e il suo primo incarico come cooperatore, cappellano, è a Storo, quindi viene nominato parroco di Bondone e Baitoni, dove rimarrà per venticinque anni fino alla morte.

Nel 2002, ad un anno dalla sua morte, è stato editato a cura del comune di Bondone il libro a lui dedicato: ”Un prete con noi”.
Duecentotrenta pagine che raccolgono testimonianze, fatti, raccontando il suo apostolato in concreto nei luoghi dove ha svolto la sua missione.

Ecco quanto scritto nella prima pagina di presentazione del libro: “Ha amato questa nostra terra; è diventato nostro Fratello e Padre nella fede. Ha benedetto gioie e dolori. Ci ha indicato la via della vita. Oggi dal cielo ci attende e ci protegge.”

Don Dino ha voluto essere sepolto tra la sua gente
, nel cimitero di Baitoni, dove dall'alto la chiesa di Bondone si stende a manto su quel prete che definiva chiamarsi “umile prete di campagna e di montagna”.

Splendido il monumento funebre
realizzato dal compianto artista trentino don Luciano Carnessali: un giovane Gesù attorniato da giovani fanciulli, che sembra si sollevino da terra.
Per l'artista don Carnessali, come dirà nella sua presentazione del monumento, ha voluto essere un omaggio a don Dino che aveva conosciuto in colonia a Faserno con i suoi ragazzi.

Nei suoi 25 anni di permanenza
don Dino ha battezzato tanti di loro, li ha visti crescere, li ha seguiti nella loro formazione spirituale di adolescenti e alcuni li ha anche sposati.
L'invocazione, la preghiera, la supplica della sua gente scritta sulla sua tomba, confermano ancora una volta l'affetto verso il loro parroco don Dino Menestrina. “Ci hai amato e guidati sulla terra, ora ci proteggi dal cielo!

Nella ricorrenza del ventennale della sua scomparsa, la santa messa solenne celebrata il giorno 8 da Don Andrea Fava a Bondone nella chiesa Natività Beata Vergine Maria, sarà in suo suffragio, come tutte le tante sante messe che la gente fa celebrare per il loro Don durante l'anno.
Don Andrea, nella processione di giovedì 9, ricorderà alla chiesetta di Plos ancora don Dino e tutti gli altri parroci delle comunità deceduti, compreso il missionario Padre Faustino Cimarolli, che anche lui definì la Madonna di Bondone una grande taumaturga, le sue grazie e il suo aiuto l'ha avuto spesso sulla cordigliera delle Ande, tanto che ha donato a Lei il grande cuore di oro ricevuto in regalo dai suoi peruviani e ogni anno in occasione della processione viene appeso al collo della Vergine con gli altri ori.

Nel video allegato, realizzato in suo ricordo dopo la sua morte, ecco  alcuni momenti di don Dino tra la sua gente che tanto ha amato.

Gianpaolo Capelli




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