Don Vincenzo Lupoli lascia l'Unità Pastorale «Madonna delle Grazie»
di Gianpaolo Capelli

La sua ultima celebrazione come parroco ieri, in occasione della festa patronale di Condino. Al suo posto arriverà don Luigi Mezzi
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Causa l'attuale pandemia la “sagra” della Madonna Assunta di Condino si è svestita di tutti i momenti festaioli che l'accompagnavano da anni. La messa solenne, molto partecipata, è stato il momento di ritrovo per tutta la comunità.

Da rimarcare la sua importanza religiosa, ma soprattutto per il sentimento di affetto e dedizione che la popolazione di Condino ha avuto e ha verso la Vergine Santissima a cui è dedicata l'antica splendida Pieve di Condino.

Il parroco don Vincenzo Lupoli, che regge l'Unità pastorale "Sacra Famiglia" di Condino e quella della “Madonna delle Grazie” di Pieve di Bono, nell'omelia della messa di ferragosto ha definito la festa della Madonna dell'Assunta di Condino, per “il sentire” e per l'attaccamento della sua gente, una Pasqua dell’estate.

La Pieve di Condino ha subito un restauro totale che è durato anni, ma dal risultato splendido che affascina tutti, storici e non, già all'entrata dal magnifico portale alla grande pala dell'altare che cattura lo sguardo del visitatore che rimane incantato.
In alto sopra l'altare troneggia la Vergine, sotto undici apostoli, oranti, increduli per la salita in cielo della Vergine.
Gli apostoli sono disposti ai piedi della Vergine in un modo tale che ai giorni nostri si direbbe “trimensionalmente, e il pc secoli fa non esisteva.

In questo 15 agosto 2021,
don Vincenzo Lupoli, ha celebrato la sua ultima festa patronale di Condino.
L'arcivescovo di Trento Monsignor Lauro Tisi, ha disposto un avvicendamento pastorale per quello che riguarda le due unità pastorali guidate da don Vincenzo.

Don Vincenzo lascia e saluta le sue comunità il 19 settembre prossimo, al suo posto da Brentonico arriverà, il 3 ottobre, don Luigi Mezzi, nativo di Storo.

Raccontare di don Vincenzo è presto fatto.
Nasce a Rovereto il 22 luglio 1984, e con i genitori Maria e Enrico cresce ad Avio.
Saranno proprio papà e mamma a seguire il cammino spirituale e scolastico del loro Vincenzo.

Viene ordinato sacerdote nel Duomo di Trento, il 20 giugno 2009 ed il suo primo incarico, come vice parroco è a Levico in Valsugana.
Fa il suo ingresso a Condino il 6 ottobre 2013, in concomitanza con quello a Storo del confratello don Andrea Fava.
Gli anni trascorsi a Condino, sono piene di impegni per quello che riguarda il suo apostolato. Nei primi anni gli sono affidati i paesi di Condino, Brione, Cimego e Castel Condino.

Nel 2018 va in pensione il parroco di Pieve di Bono Padre Artemio Uberti e l'Arcivescovo affida a don Vincenzo i paesi di Pieve di Bono, Prezzo, Bersone, Daone, Praso, Agrone e Por.
L'impegno di don Vincenzo è totale e la sua presenza sarà costante e assidua in tutti i paesi in occasione di feste e ricorrenze importanti nelle varie località a lui affidate.

Grande il suo impegno sui social, specialmente con la chiusura totale delle sue chiese, causa pandemia. Ogni sera diffondeva il suo messaggio di speranza e preghiera, nell’attesa di un futuro migliore, con un ricordo particolare per i suoi fedeli deceduti per la sconosciuta malattia.

Un valido aiuto don Vincenzo l'ha ricevuto dai suoi collaboratori parrocchiali: dal diacono Giuseppe Mazzocchi, da don Michele Canestrini, da don Giuseppe Caldera e anche da don Bruno Armanini.

Ma accanto a questo suo impegno pastorale, don Vincenzo per i quasi otto anni che è rimasto in valle del Chiese ha seguito i lavori della ristrutturazione della canonica di Condino, gli splendidi restauri della chiesetta di San Lorenzo al colle sempre di Condino e ora sono iniziati anche i restauri della Chiesa di San Rocco, nella omonima piazza di Condino.
A Brione ha concluso i lavori del campanile e ha restaurato il tetto e gli esterni della chiesa parrocchiale.

A Prezzo ha portato a termine i lavori della chiesa parrocchiale di San Giacomo e ha restaurato la cappella della Madonna delle Grazie. A Castello ha rifatto i tetti della canonica, della chiesa parrocchiale e campanile e restaurato la Cappella dei Morti.
A Cimego ha portato a conclusione i lavori di restauro dell’Organo e ritinteggiato la chiesa parrocchiale internamente.
A Creto, a Daone e a Praso rifatto il tetto, ritinteggiato gli esterni delle chiese parrocchiali. Ma soprattutto a riaperto l’oratorio di Pieve di Bono consegnandolo al Gruppo Campeggio e Gruppo Oratorio.

Le parole di ringraziamento, brevi, ma dette con il cuore alla fine della messa, sono state per tutti i collaboratori laici che hanno curato e tenute in ordine le chiese dei vari paesi, ai coristi a tutti gli uomini e donne di buona volontà che hanno aiutato quotidianamente don Vincenzo nel suo apostolato.
Ora don Vincenzo è chiamato dall'Arcivescovo Monsignor Lauro a due incarichi importanti, uno quello di “suo cerimoniere”, posto lasciato da Monsignor Giulio Viviani, a cui è stata affidata la comunità di Mezzacorona e paesi limitrofi.
Il compito nuovo e impegnativo per don Vincenzo è il secondo.

Da anni le vocazioni sacerdotali scarseggiano, sono passati i miei tempi quando nel 1956 nel seminario minore di Trento, sotto la guida dello storese Monsignor Salvatore Scalvini, eravamo 630 e ogni anno venivano ordinati decine di novelli sacerdoti.
Don Vincenzo sarà “Responsabile del Propedeutico”, dovrà seguire le giovani vocazioni sacerdotali nel loro cammino spirituale, vivendo comunitariamente con loro, come fosse un fratello maggiore, seguendoli nel loro impegno di studio o di lavoro.
Una figura nuova nel campo della formazione sacerdotale, ma don Vincenzo nella sua umiltà caratteriale e nella sua dedizione verso i giovani, darà molte soddisfazioni alla chiesa Trentina.

La messa solenne del 15 agosto è stata ripresa da Capellivideotecnica di Condino e si può vedere su Youtube sul canale di Cedis tv .
Don Vincenzo alla fine della messa.
Davanti all'altare mi ha rilasciato una intervista “a cuore aperto”, molto intensa e veritiera.
Non posso affidare alla penna tutto quello che don Vincenzo ha detto in video a tutti i suoi fedeli salutandoli, ma mi affido al direttore di Vallesabbianews Ubaldo Vallini per la pubblicazione integrale di quanto detto dal parroco don Vincenzo Lupoli.




Credo di interpretare il sentimento di tutti quelli che hanno conosciuto don Vincenzo per un ringraziamento corale, con l'augurio di bene e salute per lui, esteso anche ai suoi genitori Maria ed Enrico, sempre vicini al loro Don.

Nelle foto:                                                                                
- 2021, San Lorenzo al Colle. Don Vincenzo con il Gruppo Alpini di Condino
- Festa Madonna Assunta 2021, Don Vincenzo celebra la messa
- Le prime comunioni di Don Vincenzo
- Pieve di Condino, Don Vincenzo con l'arcivescovo di Trento Monsignor Lauro Tisi


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