Comitati, finito l'idillio
di Ubaldo Vallini

E’ aria di “dopo accordo” quella che si respira in questi giorni in riva all’Eridio. Un’aria strana. Non chiaro se la bufera sia passata oppure se il lago valsabbino si trova ancora in una sorta di “occhio del ciclone”.

E’ aria di “dopo accordo” quella che si respira in questi giorni in riva all’Eridio. Un’aria strana. Dopo la firma dei sindaci e della Giunta regionale in calce ad un documento che affronta le problematiche del lago nel loro insieme, infatti, la bufera pare essersi acquietata. Non è chiaro però se sia passata oltre, oppure se il lago valsabbino si trova ancora in una sorta di “occhio del ciclone”, pronto cioè a sorbirsene l’altra metà.
Si saprà con una buona approssimazione lunedì sera a Idro, a partire dalle 20:30, quando il Consiglio comunale in seduta straordinaria si riunirà per discutere del documento firmato a Milano ed in particolare delle nuove opere di regolazione del lago.

Sarà quella l’occasione per “tastare il polso” ai Comitati e dichiarare o meno la fine delle ostilità nel confronto dei sindaci. Inimicizia che è culminata da una parte con gli insulti e le minacce, dall’altra con l’esclusione totale non solo da ogni decisione, ma anche dalle semplici osservazioni su un documento fino all’ultimo tenuto segreto.
Intanto si registrano le prime prese di posizione nel merito di un documento che è venuto assai meglio di quanto paventavano i Comitati, fino al punto di chiedersi perchè mai si sia arrivati a litigare tanto.

Il consigliere regionale Osvaldo Squassina, che si era prodigato in modo trasversale insieme ai colleghi Arturo Squassina e Vanni Ligasacchi nel tentativo di costruire un percorso all’accordo che prevedesse un maggior coinvolgimento dei Comitati attraverso la Commissione Ambiente della Regione, afferma in un comunicato che ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire, a partire dal problema della sicurezza che con la realizzazione della galleria viene affrontato solo in parte e non prevede come fare per strada di fondovalle in caso di movimento della paleofrana.

Un altro punto segnalato da Squassina è l’impegno a “rivitalizzare” il lago entro il 2016, omettendo il riferimento a quanto prevedono le direttive comunitarie. “Ad ogni modo – afferma il consigliere di Rifondazione -, la sottoscrizione dell’accordo rappresenta solo l’avvio di un percorso e non la sua conclusione perchè sono convinto che vada rilanciata la partecipazione di tutti i soggetti interessati in quanto il Lago d’Idro non è proprietà privata dei Sindaci ma è patrimonio collettivo dell’intera comunicata e della Provincia”.

La firma di un accordo di programma siffatto, sta mettendo invece in crisi l’unità dei Comitati. Da una parte ci sono il Coordinamento delle Pro loco ed il Comitato per la salvaguardia del lago che chiedono fra l’altro le dimissioni di tutti i consiglieri dei paesi lacustri, pena “l’essere ricordati tra coloro che fortemente vollero la realizzazione di quest’opera che deprederà il territorio della sua principale ricchezza”, elencati su una lapide nei pressi delle paratoie.
Dall’altra più cauti gli Amici della Terra e chi, come Maurizio Zenuchi di Legambiente, ritiene il documento una "buona base di partenza per un percorso che mira a rafforzare quando già viene previsto per il risanamento delle acque del lago". "Viene riconosciuta la priorità e l'urgenza di realizzare il collettore fognario ed è una buona cosa - aggiunge Zenuchi -. Manca lo stanziamento per lo studio sul lago e l'indicazione di chi sarà a farlo e questa è una lacuna, bisognerà colmarla".
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