Il Rinoceronte al Quadriportico
di FIlippo Vanzani

Una curiosa opera che di certo non passa inosservata, nei canoni delle realizzazioni tipiche dell’arte post-moderna


Qualche tempo fa, approfittando delle norme covid un po’ meno restrittive, sono andato a Brescia per rilassarmi e vedere la città; visto che erano due anni che non mi ci potevo recare per ovvie ragioni.

Camminando per le sue ormai-non-così-ricche-vie
(molti negozi purtroppo si sono ritrovati costretti a chiudere) mi sono ritrovato al Quadroportico della Vittoria ed è giunta spontanea la domanda: “Cosa sto vedendo?!”.
Un enorme rinoceronte appeso agli edifici circostanti con dei cavi di metallo.
Ma perché?

Per fortuna mi è venuto in aiuto un piccolo cartello esplicativo.
Quest'opera, denominata Il peso del tempo sospeso, è stata creata da Stefano Bombardieri che, come si legge nella descrizione sul cartello, cerca di produrre spiazzamento e sorpresa, spingendoci a interrogarci su quesiti che vanno oltre le apparenze.

L'opera, concepita quasi vent’anni fa e realizzata il dicembre dell’anno passato, rappresenta il nostro sentimento di sospensione e di incertezza, aggravato dall’emergenza covid.

Inoltre la nostra percezione del tempo, il nostro stile di vita e i rapporti con gli altri cambiano.
Il rinoceronte quindi è una metafora del peso che dobbiamo sopportare e il fatto che sia imbrigliato e sospeso nel nulla enfatizza questo momentaneo distacco dalle nostre abitudini e dalle nostre certezze.

Il rinoceronte siamo noi sospesi, imbrigliati e bloccati ma pronti a riappoggiare i piedi sul terreno.
Originale e interessante pensata che rispecchia appieno le opere d’arte moderna e che va ad abbellire ulteriormente la nostra preziosa città.

FIlippo Vanzani

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