Tiger Experience: una passeggiata tra i felini
di Sara Panella

Un luogo magico che ti avvicina al mondo dei grandi felini


Circa due anni fa, insieme alla mia famiglia, sono andata a visitare il Tiger Experience, un parco che ospita leoni, leopardi, tigri, puma…
Insomma, i grandi felini! Si trova a metà strada tra Padova e Venezia e, più precisamente, a Campolongo Maggiore.
L’ho definito magico perché ci ha talmente affascinato che mio padre ora è un volontario e io non vedo l’ora di avere l’età giusta per poterlo fare.

È stato fondato circa venti anni fa da Giovanni Mattiolo che da anni lo gestisce con il suo socio Giacomo Ferrari.
La maggior parte degli animali che popolano il Tiger Experience è nata proprio lì; altri esemplari, invece, sono stati accolti alla fine della loro carriera circense o raccolti da situazioni particolari.

L’obiettivo principale delle visite guidate che si svolgono all’interno del parco non è far vedere gli animali, ma cercare di far capire alle persone la vera natura di queste creature in modo che la gente, una volta tornata a casa, possa vedere con occhi diversi il proprio animale domestico, migliorando il rapporto con lui e trattandolo con maggiore rispetto.

Quando, durante la visita, Giacomo ci ha spiegato dell’interazione che avviene tra i cuccioli dei felini e il loro cane abruzzese ho capito l’importanza della comunicazione anche tra specie diverse, che trovano un modo comune per capirsi, stando insieme, studiandosi e trovando un modo per comunicare: è commovente vedere come questo animale si prenda cura dei piccoli aiutandoli a fidarsi dell’uomo.

Un altro aspetto molto importante
è il fatto che chi lavora lì accetta gli animali così come sono e li rispetta, senza cercare di cambiarli.
Il loro motto infatti è “Noi non siamo i padroni degli animali. Ogni animale appartiene a se stesso. Noi siamo solo i keepers, ovvero le persone che hanno il dovere e la fortuna di prendersene cura”.
Ciò significa, secondo me, mettersi da parte, osservare e ascoltare i reali bisogni di questi felini, interpretare e capire il loro linguaggio e non imporsi.

Gli animali che popolano questo parco stanno bene e sono sereni, ma quanto lavoro c’è dietro? A questo proposito ho voluto fare un’intervista a mio padre in qualità di volontario.

“Quando comincia la giornata nel parco?”
“La giornata comincia presto con il controllo e la pulizia delle stalle per assicurare il benessere degli animali.”

“Poi cosa fate?”
“Durante il giorno vengono fatti degli esercizi per affinare la conoscenza, la relazione e l’interazione. Dopodiché, al tramonto, arriva il momento del pasto: un momento di massima concentrazione perché l’animale torna al suo istinto primordiale che contraddistingue la sua natura selvaggia.”

Mantenere questo luogo accogliente e adatto ai suoi ospiti è un lavoro a tempo pieno: non ci sono festività, si è sempre all’aperto sia con il caldo estivo, sia con il freddo invernale, sette giorni su sette. Parlando con i proprietari e con altri volontari emerge tutto l’amore che nutrono per ciò che fanno. Ho chiesto in particolare quali sono i momenti più brutti e difficili di questo lavoro e quali quelli più belli.
La risposta alla prima domanda è stata la perdita di un animale: spezza sempre il cuore dover dire addio a una creatura che è diventata la tua famiglia e che ti ha dato così tanto affetto. I momenti più belli sono quando ci si relaziona con i felini, si studiano i loro comportamenti; si pensa solo a loro.

Ho chiesto inoltre a mio padre:

“Cosa ti ha spinto a voler diventare volontario del Tiger?”
“Ho capito che avrei voluto diventare volontario del Tiger subito dopo esserci stato la prima volta. Infatti, tornato a casa, mi sono reso conto che gli animali che avevo conosciuto, non erano il leone, la tigre, il leopardo o il puma, ma erano Abu, Thor, Viper e Winnie, ovvero erano animali con un’identità e ognuno con il proprio carattere ai quali mi ero già affezionato e il benessere dei quali mi stava già a cuore.”

“Cosa ti dà più gioia quando trascorri il tempo al Tiger?”
“Mi dà gioia il fatto di far parte di una famiglia di amici che hanno come passione comune l’amore e il rispetto per gli animali e per questi non si tirano indietro davanti ai sacrifici in termini di tempo e lavoro.
Le difficoltà spariscono, ripagate dai momenti in cui ci si riesce a relazionare con questi splendidi animali. Si ha un’enorme soddisfazione anche nel vedere i visitatori del parco ammaliati da queste meravigliose creature e che grazie a questa visita si approcceranno con spirito diverso ai propri animali domestici e agli animali in generale.”  

Ciò che mi ha insegnato questa esperienza è che per avere un buon rapporto con qualsiasi animale c’è bisogno della fiducia reciproca e soprattutto bisogna passare del tempo di qualità con loro, amandoli, osservandoli, ascoltandoli e rispettandoli.

Sara Panella


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