Baitoni, esposta la Madonna del Rosario
di Gianpaolo Capelli

Anche quest’anno è iniziato il mese dedicato alla Vergine Maria e nel paese trentino affacciato sull’Eridio si ravvivano le tradizioni di un tempo con le limitazioni dovute alla pandemia ancora in corso


La pandemia in tempi di Covid
non ferma la devozione dei fedeli alla Madonna, anzi la accentua.
Il mese di maggio è dedicato dai credenti e dai devoti della Vergine Maria, proprio a Lei.

Negli anni precedenti il Covid, le parrocchie e le diocesi italiane facevano a gara a organizzare pellegrinaggi nelle località dove Maria è apparsa o nei luoghi di devozione a Lei dedicati.

L'Unitalsi organizzava pellegrinaggi per gli ammalati con diverse destinazioni, in modo particolare per Lourdes.
Erano i treni della speranza per i sofferenti, che se non potevano ottenere il miracolo fisico, chiedevano almeno di avere la rassegnazione di sopportare la malattia con serenità.
Era la massima espressione del grande volontariato di tante persone: barellieri, crocerossine, accompagnatori con mansioni varie, tutti facevano a gara per aiutare chi soffre, silenziosamente.
La loro, una preghiera fattiva e solidale in onore di Maria, era il loro operato in favore degli ammalati, anche gravi.

Tutto questo è scomparso, in attesa di tempi migliori.

In questa prima domenica di maggio, come da consuetudine, la statua linea della Madonna del Rosario, protettrice della chiesa di Baitoni, è stata esposta alla pubblica venerazione, al fianco dell'altare.
Normalmente si trova sulla parete dietro l'altare vicino a Gesù Crocifisso.

Sul supporto che sostiene la Vergine Maria, fa bella mostra la tovaglia regalata e fatta ad uncinetto da Graziella Poli, che da tanto tempo è gravemente ammalata.
Poco tempo fa è venuto a mancare il marito Roberto, sempre disposto ad aiutare in parrocchia.

Quell'“Ave Maria” ricamato da Graziella sulla tovaglia, don Andrea si augura che con la sua preghiera e quella dei fedeli, aiuti Graziella e doni conforto ai famigliari
Messa domenicale molto partecipata: tante le persone hanno ascoltato don Andrea Fava che ha officiato la santa Messa.
Celebrazione secondo le norme anti covid, grazie al volontariato della brava e intransigente Nella Cimarolli, che a turno chiama vicino i ragazzi a cui fa la catechesi, invitando la gente a disinfettarsi le mani, prima e dopo la cerimonia.
Vicino a Nella per l'occasione c'era Biagio Scaglia.

Don Andrea ha rivolto, come sempre, il ringraziamento a tutte le persone che collaborano al decoro della chiesa e si prestano alla buona riuscita delle funzioni religiose. Presente il coro locale.

I ricordi in queste celebrazioni ritornano sempre a quelli agli anni passati: “Na olta se fava così...”
La tradizione del mese di maggio a Baitoni, fino all'avvento dell'unità pastorale, vedeva la celebrazione delle prime comunioni dei ragazzi che si tenevano nella chiesa del paese a fine mese.

Allora, rosari e preghiere comunitarie alla Madonna in alcuni giorni del mese, avvenivano nei vari luoghi di culto, sparsi attorno al paese.
Rosario alla “Crus dei quader”, al capitel di Sant'Antonio all'entrata del paese di Baitoni, quello sempre dedicato al taumaturgo di Padova, lassù al capitel dove inizia la mulattiera per Bondone.
La devozione maggiore era ed è dedicata alla chiesetta al Ruch, dove in piccolo è venerata la stessa Madonna del Rosario della chiesa principale.
La chiesetta del Ruch, fa parte del paese vecchio di Baitoni abbarbicato sotto le rocce delle Laf di Bondone, e fino agli anni 50 è stata la piccola chiesa della frazione del comune di Bondone, che allora contava pochi abitanti.

La consuetudine vuole che la Madonna del Rosario venga portata a spalla lungo le vie del paese due volte all'anno, alla fine del mese di maggio e la prima domenica di ottobre.
A portarla nella processione a maggio erano i papà dei bambini della prima comunione, a ottobre toccava alle giovani del paese, ultimamente supportate dal gruppo alpini locale.

Andando con i ricordi della mia gioventù, nel mese di maggio e di giugno a settimane alterne una volta a Bondone e una a Baitoni, il parroco era uno solo per i due paesi,  teneva le rogazioni,
al fine di propiziare un buon raccolto. Ora il parroco è uno per 5 paesi.

Le rogazioni vennero introdotte con l'avvento del cristianesimo.
Esse consistono in preghiere, e atti di penitenza, con processioni organizzate fin dall'antichità, allo scopo di attirare la benedizione divina sul lavoro nei campi, sull'acqua e sui frutti della terra.
Di buon mattino si partiva dalla chiesa con il parroco in testa, con canti, preghiere e invocazioni.
Ogni volta si sceglieva un percorso diverso, sempre però dove erano presenti piccoli luoghi di culto e devozione cari alla popolazione dei due paesi.  Erano molto partecipate.

Ricordi, tradizioni,devozioni scomparse, come il Covid, si spera momentaneamente, ne sospende altre attuali. Basta feste estive varie, organizzate ovunque.
I fedeli della Comunità di Baitoni e Bondone si augurano che quest'anno, Covid permettendo, le processioni si possano svolgere regolarmente.

Papa Francesco sabato scorso nella recita del Santo Rosario per gli ammalati di Covid e per gli operatori sanitari, ha inviato tutti i fedeli a risvegliare, in questo mese di maggio, la devozione a Maria con la recita del Santo Rosario in famiglia e a visitare i nostri piccoli santuari che sono in tutte le nostre chiese.

La Madonna del Rosario di Baitoni è esposta alla pubblica venerazione... vi aspetta, la chiesa è sempre aperta.

In foto (di David Capelli):
. Prima domenica di maggio chiesa Madonna del Rosario Baitoni don Andrea Fava celebra la santa messa,
. Capitel di Sant'Antonio all'inizio paese
. Madonnina alla Frata di Bondone
. Ricordi...le donne di Baitoni con Maria in spalla

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