Riaprono anche Le Cornelle
di Davide Vedovelli

Dopo mesi di stop forzato riaprono le porte ai visitatori anche i parchi faunistici. Al Parco Le Cornelle alcune novità e nuove specie



Nei mesi di chiusura, la vita al Parco non si è mai fermata nel segno dalla salvaguardia degli animali tra nuovi arrivi e specie protette. Ma ora per Le Cornelle è tempo di riaccogliere grandi e piccini in totale sicurezza.

Nonostante la chiusura dovuta alle restrizioni per il contenimento della diffusione di Covid-19, Il Parco Faunistico ha messo al primo posto la sicurezza e la salute dei suoi ospiti proseguendo nei progetti EEP (European Endangered Species Program), programmi europei di salvaguardia della biodiversità animale, che hanno portato all’arrivo di nuove specie di volatili, mammiferi e rettili.

Direttamente da Amsterdam sono arrivati al Parco otto esemplari di spatola europea, una specie fortemente legata alla Pianura Padana. Questi uccelli trampolieri, infatti, erano particolarmente diffusi nel sud Europa e in Italia in prossimità di zone umide e paludose, ma la continua perdita del loro habitat ha messo in pericolo il futuro di questa specie che trova al Parco Le Cornelle una casa per formare e accrescere una nuova colonia autoctona. A popolare la Selva Tropicale anche otto cicogne di Abdim. Detta anche cicogna ventrebianco, è l’esemplare più piccolo al mondo della sua famiglia, arriva a una lunghezza massima di 73cm e a un peso di poco superiore a 1kg.

Dalla Germania arriva invece una femmina di potamocero. Questo mammifero è il più piccolo e vistoso tra le 5 specie di suidi africani con un peso che varia dai 45 ai 120 kg e un corpo corto, stretto e di colore fulvo attraversato dal capo alla coda da una stretta cresta bianca.

Il viaggio alla scoperta dei nuovi arrivi a Le Cornelle si conclude nel rettilario con i mostri di Gila. L’Heloderma Suspectum, questo il nome scientifico, è un grosso sauro diffuso soprattutto nel sud degli Stati Uniti. Il suo nome deriva da quello del fiume Gila, affluente del Colorado, che sorge nel Nuovo Messico e attraversa l’Arizona ed è l’unico della sua specie ad essere velenoso.

Il Parco è aperto tutti i giorni e come previsto dalle normative, l’accesso all’area di circa 126 mila metri quadrati in via Cornelle, 16 a Valbrembo, in provincia di Bergamo avverrà solo rispettando un rigido protocollo di sicurezza che prevede la misurazione della temperatura all’ingresso che è consentito solo se muniti di mascherine. All’interno del Parco sono dislocati dispenser con gel disinfettante.

Per evitare assembramenti gli ingressi al Parco sono contingentati, per questo si incentiva la vendita online dei biglietti che consente l’ingresso diretto con corsia preferenziale. Tutte accortezze fondamentali per tornare a godere dello spettacolo che regalano le tante specie ospitate dal Parco.

Nelle foto:
- La spatola europea
- Il potamocero
- La cicogna di Abdim


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