Ciao Ivan
di Giancarlo Marchesi
Si è spento nel pomeriggio di venerdì, stroncato dal Covid dopo un lungo ricovero, Ivan Roncetti, persona attiva nel mondo dell’arte e del volontariato valligiano
Nato a Nozza nel 1950, discendente da una famiglia di artisti-artigiani del ferro, nel corso degli anni Sessanta aveva frequentato con profitto la scuola professionale dell’Istituto Artigianelli di Brescia, dove si era diplomato elettrotecnico.
Le conoscenze acquisite presso la scuola guidata dai Padri piamartini gli permisero di trovare impiego nel reparto manutenzione dell’azienda Ave di Vestone.
Dopo aver svolto il servizio militare, proseguì la sua carriera nell’azienda elettrotecnica vestonese arrivando a ricoprire l’incarico di capotecnico del montaggio. Lasciato il lavoro alla fine del primo decennio Duemila, per alcuni anni continuò a collaborare con l’azienda Ave, che nel frattempo aveva trasferito la sua sede a Rezzato.
Per tutta la sua vita Ivan è stato vicino alle varie associazioni vestonesi: volontario Gruppo ambulanza, componente della locale associazioni alpini, membro dell’Associazione culturale Gisc e, più recentemente, socio attivo nell’Associazione artistica culturale Eridio, con la partecipazione a numerose mostre, e nel comitato direttivo del Museo del lavoro di Vestone, dove aveva curato alcuni allestimenti.
All’attività nel volontariato aveva unito quella nelle istituzioni, tanto che in anni passati fu eletto nel Consiglio comunale di Vestone e nel consiglio di amministrazione della Cooperativa Cpf80.
Nell’ultimo decennio aveva speso molte energie per la sua passione: la scultura lignea.
Dopo aver seguito vari corsi legati alla valorizzazione del legno, partecipò con entusiasmo a simposi e allestimenti sia nel Bresciano che in terra trentina con il nome d’arte Ron.
Svariate sue opere sono state omaggiate come trofeo ai vincitori di gare sportive.
Ivan lascia la cara moglie Patrizia, che condivideva con lui la passione per l’arte, la cultura e i viaggi.
E un grande vuoto in tutti noi.
