Tornano gli storici carèi
di Giancarlo Marchesi

Conto alla rovescia per la settima edizione della Giornata della carelàa». Domenica 3 agosto le caratteristiche viuzze di Anfo saranno animate dalla sfilata degli storici carèi, una sorta di «fuoristrada» dell’antica civiltà contadina

Conto alla rovescia per la settima edizione della Giornata della carelàa». Domenica 3 agosto le caratteristiche viuzze di Anfo, suggestivo borgo posto sulla sponda destra dell’Eridio, saranno animate dalla sfilata degli storici carèi, una sorta di «fuoristrada» dell’antica civiltà contadina. L’attesa parata, organizzata dalla Pro Loco di Anfo con il patrocinio della Provincia di Brescia, della Comunità montana di Valle Sabbia, del Comune di Anfo e dell’Agenzia territoriale per il turismo, inizierà alle ore 15.00 per concludersi con la tradizionale serata gastronomica a base spiedo e polenta che sarà allietata da tanta musica.

L’iscrizione alla carelàa è gratuita e potrà avvenire entro il mattino di domenica 3 agosto. Secondo il regolamento, il carèl con il quale il concorrente prenderà parte alla manifestazione dovrà corrispondere nella forma, nella tipologia e nei materiali al tipico carèl di Anfo. I materiali e gli oggetti trasportati sul carèl durante la parata dovranno essere scrupolosamente quelli tradizionali, mutuati dalla cultura contadina lacustre della zona del Lago d’Idro. Inoltre, chi condurrà il carèl dovrà indossare indumenti corrispondenti a quelli della tradizionale civiltà contadina. Non sono pertanto ammessi costumi ed indumenti estranei al contesto storico che la manifestazione intende rievocare. Un’apposita commissione giudicherà sull’ammissione degli equipaggi alla parata. Al termine della sfilata, i membri di una particolare giuria segnaleranno, tra tutti i partecipanti alla manifestazione, l’equipaggio che attraverso l’inventiva e la varietà espressiva meglio avrà saputo far rivivere la civiltà del carèl.

Alla Giornata della carelàa è abbinato, attraverso un’apposita sezione estemporanea, il concorso fotografico «Rocca d’Anfo». Gli scatti realizzati da amatori e professionisti in occasione della manifestazione del 3 agosto dovranno essere consegnati alla Pro Loco di Anfo.

«Il carèl – dice Romeo Saccamani, presidente della Pro Loco – era il tipico carrettino che gli abitanti di Anfo usavano per il trasporto delle merci nel loro territorio e che, seppur limitatamente, era usato anche nei paesi limitrofi. Il carèl era il perfezionamento della preala, diffusa un po’ ovunque nelle valli alpine, con due sole ruote o completamente senza, a mo’ di slitta, a seconda delle zone e dell’uso. L’anfese dei tempi passati, costretto a vivere nel territorio meno fertile della Valle Sabbia, suddiviso a sua volta in piccoli appezzamenti, doveva economizzare il più possibile; in parole povere: possedere un mulo o un asino significava quasi una vacca in meno. Così, mentre in altre zone della valle era molto usato l’animale per il trasporto delle merci e particolarmente come mezzo di risalita, l’anfese, costretto a limitare questo uso, doveva ingegnarsi a ricercare, in sostituzione del mulo, un mezzo adeguato alla sua forza e alla peculiarità del territorio, oltre ad essere idoneo a più funzioni. Chi lo inventò considerò che doveva essere trasportato scarico lungo dirupi e forti pendenze e quindi non superare indeterminato peso».

«Questa festa della civiltà contadina è il fulcro delle manifestazioni estive della nostra Associazione – conclude Seccamani – e s’iscrive nel solco delle attività che da alcuni anni vede la Pro Loco di Anfo impegnata tanto sul versante più propriamente culturale che su quello ricreativo, sempre al servizio dell’ospite».
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