Depressione
di Sabina Moro

“La depressione è una signora vestita di nero che bisogna far sedere alla propria tavola ed ascoltare”, scriveva Jung


La depressione è un disturbo dell’umore unipolare che presenta sintomi cognitivi, comportamentali, emotivi e fisici. Si differenzia dai disturbi dell’umore bipolari in quando non sono presenti episodi maniacali o ipomaniacali.

Secondo i modelli comportamentali la depressione sarebbe la conseguenza della diminuzione di rinforzi positivi derivati dal mondo esterno. In questo caso la persona, non traendo gratificazioni positive dalla messa in atto di attività, ridurrebbe la messa in atto delle stesse favorendo un graduale abbassamento dell’umore, in un circolo vizioso che si autorinforza.

La persona depressa tenderebbe inoltre a sottovalutare le proprie competenze e sopravvalutare i suoi fallimenti, favorendo quindi la passività.

La depressione non sempre è riconoscibile in modo evidente, ci sono infatti manifestazioni depressive “mascherate” nella quale, l’abbassamento dell’umore, si presenta attraverso lo sviluppo di sintomi principalmente sul pian somatico. Tra i più comuni troviamo: mal di testa, dolori muscolari, bruciore di stomaco, nausea, gambe pesanti e stanchezza, dermatiti.

In queste situazioni il primo contatto spesso avviene con il medico di base ma, va riconosciuto, che il malessere fisico è solo l’espressione di un malessere psicologico sottostante.

La depressione infine si differenzia dal lutto in quanto, in quest’ultimo caso, i pensieri sono principalmente riconducibili al defunto, le emozioni sperimentate possono anche essere talvolta positive nel momento in cui si rivivono ricordi piacevoli legati allo stesso e l’autostima tende a rimanere preservata.

Alcuni consigli possono essere:

- Compila un grafico dell’umore che ti permetta di tenere monitorato l’andamento del tuo umore durante le settimane;
- Definisci una lista di attività piacevoli da poter mettere in atto quando l’umore si abbassa;
- Rifletti sulle attività che hai smesso di fare, a causa dell’umore basso e, ponendoti piccoli obiettivi, prova piano piano a reinserirle nella tua routine quotidiana;
- Cerca di contrastare i tuoi pensieri autosvalutanti e rigidi, scrivili bianco su nero e prova a valutarne la veridicità, cercando di trovare dei pensieri alternativi.

Nel momento in cui si percepisce di essere in un periodo difficile che comporta un abbassamento dell’umore, con ricadute sul piano familiare, lavorativo o sociale, è importante rivolgersi ad un professionista che possa effettuare una diagnosi precoce e proporre un trattamento tempestivo e mirato.

Riconoscere di avere un problema
comporta grande consapevolezza ed è già il primo passo per il miglioramento. Spesso si tende a non chiedere aiuto per vergogna, imbarazzo, paura di un giudizio negativo o non accettazione della malattia ma, chiedere aiuto al medico, a famigliari o amici può essere la vera salvezza.

Dott.ssa Moro Sabina
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