Il monumento ai Caduti di Ono Degno, in un "quadro" paesaggistico stupendo
di Alfredo Bonomi





Il monumento ai Caduti di Ono Degno è veramente notevole e ricorda l’orgoglio di un paese che l’ha voluto maestoso.
La fervorosa cronaca della sua realizzazione risente del clima del tempo, intriso di forte sentimento nel ricordo dei Caduti della Grande guerra.

Nel maggio del 1921 si costituì un Comitato per la costruzione del monumento, assai rappresentativo del paese, presieduto dal sindaco avv. comm. Bortolo Pirlo.
Si decise di affidare l’esecuzione allo scultore valligiano Cirillo Bagozzi (Nozza, 31 dicembre 1890 – Milano 15 giugno 1970), autore in Valle, oltre che delle belle sculture nel cimitero di Nozza, realizzate nel 1915, dei monumenti di Vobarno (1921), Capovalle (1922), di Nozza eseguito nel 1968 recuperando anche una sua prima scultura, come sua ultima opera significativa.

Il Comitato, proprio nel maggio 1921, spedì una sentita e vibrante missiva anche ai “paesani” emigrati oltre oceano, chiedendo loro un contributo per poter realizzare l’ambito progetto. 

L’esecuzione fu abbastanza veloce nei tempi.
Il 2 ottobre del 1922 lo scultore scrive al segretario del Comune, Bortolo Flocchini, che la statua è pronta, ma che il sindaco-presidente del Comitato gli ha comunicato che la messa in posa e l’inaugurazione avverranno nella successiva primavera.

Il monumento è di pregio, stilisticamente “accademico”, ma di indubbia qualità. Su uno sfaccettato basamento di massi, assai mossi, si erge la statua bronzea di un alpino, completo di divisa, con in una mano la fiaccola e nell’altra la statuetta della vittoria.

Il “combattente”, sicuro di sé, sembra guardare chi si reca al cimitero e, nel medesimo tempo, la bellezza eloquente del contesto nel quale è stato posato, a ricordo dei tanti caduti per assolvere un dovere ed a monito perché ciò non accada più.
A sinistra è affiancato dalla chiesetta della “Madonna del Tormine” che ricorda un antico e collaudato culto mariano, ancora attivo in paese. A destra le antiche “case-torri” richiamano alla mente le famiglie signorili ed attive nei commerci.
Sullo sfondo, imponente, la Corna Blacca, austera, sfaccettata, emblema delle montagne, cariche di fascino ma anche delle molte fatiche dei montanari.

Sicuramente la scelta di un monumento così maestoso, per un paese con limitate possibilità economiche, è stata influenzata dal parere dell’avv. comm. Bortolo Pirlo (22 dicembre 1861 – Vestone, 6 novembre 1930), di antica e facoltosa famiglia.

Sindaco di Ono Degno per molti anni, poi Podestà di Pertica Bassa sino alla morte per incidente d’auto nel 1930, Bortolo Pirlo fu personalità di rilievo a livello provinciale. A lungo Consigliere provinciale, membro della Deputazione provinciale, fu presente in numerose iniziative finanziarie ed economiche, nonché sociali.

Tra le molte cariche ricoperte, significative la Presidenza degli Orfanatrofi e Pie Case di Ricovero di Brescia e quella del Club Alpino Italiano.

Alfredo Bonomi


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