Niente acqua dalle fontanelle
di Luca Cortini

Cosa succede alle fontane del cimitero di Gavardo? I tanti abituali frequentatori del camposanto se lo sono chiesto più di una volta nell'ultimo mese, perché in questo periodo, aprendo i rubinetti, non scendeva nulla.

Cosa succede alle fontane del cimitero di Gavardo? I tanti abituali frequentatori del camposanto se lo sono chiesto più di una volta nell'ultimo mese, perché in questo periodo, aprendo i rubinetti, non scendeva nulla. Niente acqua dunque.
Per innaffiare i fiori sulle lapidi serviva portarsi almeno una bottiglia da casa. Qualcuno ha protestato in fretta, ma le cose non sono cambiate.

Così le proteste si sono ripetute e, finalmente, dopo circa quattro settimane, tutto è tornato a funzionare. A molti è rimasta però il dubbio di capire cosa fosse successo e a chi dare la colpa.

Ecco la storia in breve. Poco prima che le fontane smettessero di erogare acqua, nella strada davanti al cimitero erano stati eseguiti alcuni lavori sulle tubature dell'acquedotto. Competente per questi interventi è A2a, non il Comune, perché il gestore di tutti i sistemi idrici valsabbini è l'ex municipalizzata bresciana Asm, da qualche mese fusa alla milanese Aem nella nuova super-azienda di servizi.

La causa del malfunzionamento dei rubinetti era dunque probabilmente da rintracciare in quelle opere di manutenzione. La certezza era che per risolvere il problema doveva intervenire la stessa A2a. Contattato dall'amministrazione dopo le prime rimostranze, il gruppo bresciano-meneghino aveva garantito un ritorno alla normalità in tempi brevi, cosa che però non è successa.
Ecco perché alcuni gavardesi hanno nuovamente segnalato il fatto, anche con una certa scocciatura per l'inefficacia dell'azione precedente, imputando al Comune colpe che non aveva.

Certo per il singolo cittadino è difficile sapere come funzionano le deleghe dei servizi pubblici, quindi un simile atteggiamento è per molti versi comprensibile. In ogni caso, gli amministratori gavardesi, nel sentirsi dire nuovamente che al cimitero non c'è acqua, alzano la cornetta e protestano a loro volta con chi di dovere.

Alla fine tutto torna al suo posto, ma all'assessore ai Lavori pubblici Guido Lani resta un piccolo rospo in gola. «Questo fatto dimostra ancora una volta quanto sia difficile, anche per noi rappresentanti delle istituzioni, relazionarci in modo efficiente con A2a» dice Lani, che aggiunge: «non so perché sia così, ma spero che una condizione simile sia destinata a durare poco».

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