Covid e presidio sanitario di Nozza
di Redazione

Sarebbe utile poter effettuare tamponi in loco senza doversi recare presso gli ospedali e potenziare il presidio in vista della campagna vaccinale, si chiede un nostro lettore. Pubblichiamo volentieri


Gentile redazione,

in questo periodo ho avuto modo di sentire diverse persone che hanno vissuto l’esperienza Covid, le quali mi hanno raccontato il sofferto iter sanitario che ne è derivato e che ha coinvolto inevitabilmente anche i loro famigliari.

Ricoveri in ospedale, oppure per la maggior parte di loro degenza in isolamento a casa con la conseguente necessità di effettuare più tamponi per sè e per i conviventi.

Proprio sulla questione tamponi, che costringe gli interessati a recarsi a Brescia piuttosto che a Gavardo o Desenzano, mi è venuto spontaneo chiedermi perché non si è pensato sinora ad istituire questo servizio per tutti gli utenti della media ed alta Valle Sabbia (per intenderci da Sabbio Chiese in su) nel presidio sanitario di Nozza, evitando il disagio di viaggi che per alcuni superano anche i 100km fra andata e ritorno. Penso che da quando è iniziata la pandemia il tempo per programmare ed organizzare questo servizio ci sia stato.

La stessa esigenza si pone ora anche per i vaccini quando saranno messi a disposizione e la loro distribuzione sarà a regime, per cui un hub nel citato presidio di Nozza dovrebbe essere tempestivamente predisposto.

Mi auguro che le istituzioni locali,
in primis Comunità Montana, i Comuni ed i referenti politici regionali del territorio se non l’hanno ancora fatto, assumano una decisa iniziativa per sollecitare e chiedere con forza a chi di competenza (Regione, Asst?),la creazione di questo indispensabile servizio da affiancare comunque a quello dei tamponi di cui ci sarà bisogno ancora per molto tempo.

Cordiali saluti.

Lorenzo Gabrieli

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Gentile sig. Gabrieli,
lei mette il dito nella piaga. La pandemia, qui in Lombardia, ha messo in evidenza proprio la mancanza della medicina del territorio.

Quanto sarebbe stato utile un presidio ben organizzato per il contrasto all’epidemia, secondo la strategia delle tre T (
testare, tracciare e trattare)?

Per quanto riguarda i tamponi, dopo i ritardi dei primi mesi, la macchina organizzativa sanitaria ha recuperato, ma resta il disagio per le aree più periferiche come l’alta Valle Sabbia, come lei segnala.

Ora la sfida è quella di rendere la vaccinazione antiCovid celere e agevole per la popolazione e per questo è indispensabile una distribuzione capillare di punti vaccinali sul territorio.

Facciamo nostro il suo appello alla politica locale.

Cesare Fumana
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