Definizione di obiettivi
di Sabina Moro

Dopo l’anno appena concluso abbiamo l’opportunità di definire nuovi obiettivi affinché il nuovo anno venga sfruttato al massimo. Ma come devono essere gli obiettivi?


Per raggiungere buoni risultati una componente fondamentale è la corretta pianificazione degli obiettivi. Avere chiara la meta da raggiungere è necessario per poter organizzare al meglio le attività finalizzate al raggiungimento della meta stessa.

Uno dei metodi noti per la pianificazione degli obiettivi è il metodo S.M.A.R.T., sviluppato da Peter Drucke nel 1954, per la gestione aziendale.

In cosa consistono le iniziali dell’acronimo S.M.A.R.T.?

Specifico: deve essere in grado di esprimere in modo chiaro cosa vorremmo raggiungere e cambiare, attraverso una terminologia positiva (per esempio se volessi perdere peso sarebbe meglio dirmi “inizierò a mangiare più alimenti salutari” piuttosto che “non mangerò dolci”). Può essere utile analizzare anche gli aspetti che in passato ci hanno bloccato nel raggiungimento di quell’obiettivo, gli ostacoli che potremmo trovare nel percorso ed eventualmente come potremmo affontarli.

Misurabile: deve permettermi di capire, dopo un periodo di tempo prestabilito, se qualcosa è realmente cambiato. In questo senso devo aver un obiettivo che posso verificare (a livello relazionale, per esempio, se volessi diminuire i miei comportamenti aggressivi dirmi “non voglio arrabbiarmi” non sarebbe misurabile quindi meglio analizzare dove si manifesta e con chi il comportamento che voglio modificare e contestualizzalo “vorrei tenere un tono di voce basso quando mi arrabbio con il mio partner”)

Raggiungibile: analizzando le mie competenze, capacità, i miei punti di forza e i miei limiti, devo definire un obiettivo che sia davvero raggiungibile. In questo senso non deve essere però troppo semplice in quanto andrebbe ad influenzare in senso negativo la nostra motivazione ma, nemmeno troppo complesso, in quando aumenterebbe la nostra frustrazione e aumenterebbe la probabilità di mollare.

Rilevante: attraverso una valutazione costi e benefici devo considerare quanto ne vale la pena voler raggiungere quell’obiettivo. Inoltre l’obiettivo deve essere rilevante per me stesso e non deve essere imposto da altri in quanto questo andrebbe a ridurre la motivazione al raggiungimento dello stesso.

Temporalizzabile: per il raggiungimento dell’obiettivo devo definire dei tempi che mi permettano di verificare, arrivati a quella data, se qualcosa è cambiato. Se l’obiettivo prevede un tempo lungo (un anno o più) è consigliata la suddivisione dell’obiettivo in sottobiettivi a breve (entro un mese) e medio temine (entro tre/sei mesi). La creazione di sottobiettivi è funzionale in quando tiene alta la motivazione facendoci sentire efficaci, se riusciamo a raggiungerli, e dandoci la possibilità di capire che c’è qualcosa che deve essere sistemato, se non riusciamo a raggiungerli.

Ora quindi tocca a te, prendi carta e penna e definisci i tuoi nuovi obiettivi.

Dott.ssa Moro Sabina
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